Venerdì 20 Marzo 2020

QUARESIMA 2020

– Ogni giorno alle 12 accompagnerò il Vangelo con una riflessione.
– Il sabato alle 14 confermato il nostro appuntamento col “La Parola della Domenica”.
Ricordo oggi l’ultimo giorno di riflessioni spirituali. “Dio? Compagno di viaggio”. Vi aspetto alle 16 in diretta sulla pagina Facebook “La Parola della Domenica” (potrete rivedere la registrazione sul blog dalle 20).

Venerdì 20 Marzo 2020
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Parola del Signore

Commento:

Parla bene lo scriba di oggi e attira le simpatie di Gesù che gli conferma di non essere troppo lontano dal Regno dei cieli. Diciamo che ha passato l’esame. Ma cosa ha detto di giusto lo scriba? Semplicemente ha confermato le parole di Gesù sostenendo la priorità del comandamento dell’Amore. Diciamo che Gesù gli ha dato i titoli del tema e lui in poco li ha sviluppati, elaborati e realizzati in una sintesi mirabile.
Titolo del tema: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore! Svolgimento: è secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui. Secondo titolo del tema: amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c’è altro comandamento più grande di questi”. Svolgimento: amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici. Sicuramente questa ultima aggiunta sarà piaciuta tantissimo a Gesù.
L’amore non è questione di fare sacrifici, piuttosto di farsi sacrificio. Facile espiare le proprie colpe col sacrificio degli animali come si faceva in quei tempi.
Ma anche oggi facile buttar una preghiera qua e là, un bacio e un bacetto a qualche statua o un centesimo buttato a terra per lo zingaro di turno per mettersi a posto la coscienza. L’amore è ben altro. Non è tanto un donare, ma un donarsi. Non è fare sacrifici ma essere sacrificio.
Quando la mamma vuol far smettere di piangere il bambino, lo mette alla televisione o gli da l’Ipad. Questo è fare sacrifici! Essere un sacrificio per il figlio significa stare con lui, giocare con lui, perdere il tempo con lui. Dicevano i padri spirituali: non dai niente se non dai tutto!

Pace e bene!
Luca

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