5) Ventiquattro piedi siamo
Andiamo, andiamo
ventiquattro piedi siamo.
Andiamo, andiamo
con un solo cuore andiamo.
Andiamo, andiamo
da Messer lo Papa andiamo.
Chiediamo la mano
di Madonna Povertà.
Regola uno noi chiediamo il permesso
di possedere mai nessun possesso.
Regola due noi chiediamo licenza
di far l’amore con Sora Pasienza.
Regola tre considerare fratelli
i fiori, i lupi, gli usignoli e gli agnelli.
Per nostro tetto noi vogliamo le stalle,
per nostro pane, strade e libertà.
Andiamo, andiamo
figli delle strada siamo.
Andiamo, andiamo
come cani sciolti andiamo.
Andiamo, andiamo
con le scarpe degli indiani.
Chiediamo la mano
di Madonna Povertà.
Regola uno noi chiediamo il permesso
di possedere mai nessun possesso.
Regola due noi chiediamo licenza
di far l’amore con Sora Pasienza.
Regola tre portare un cuore giocondo
fino ai confini dei confini del mondo.
Acqua sorgente per i nostri pensieri
per nostro pane, strade e libertà.
Andiamo, andiamo
ventiquattro piedi siamo.
Andiamo, andiamo
per la nostra strada andiamo.
. . . . . . . .
Andiamo, andiamo
ventiquattro piedi siamo.
Andiamo, andiamo
per la nostra strada andiamo.
Andiamo, andiamo
ventiquattro piedi siamo.
Andiamo, andiamo
per la nostra strada andiamo.
“Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento”. (Vangelo di Matteo)
Questa era inizialmente l’unica regola di Francesco: vivere nella povertà affidandosi completamente Provvidenza di Dio. Purtroppo negli ultimi anni della sua vita è stato praticamente costretto a scrivere la regola per il suo Ordine, ma lui ha continuato a vivere fino all’ultimo giorno su questa terra avendo come unico riferimento il Vangelo.
Questo è un aspetto che mi piace molto di Francesco.
Pace e bene a tutti!
Luca
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