2) Sorella provvidenza

Francesco: Io Francesco coi miei compagni
Fra’ Masseo e Frate Maggio.
Piedi scalzi
sempre in viaggio
sulla strada polverosa.

Coro: Poco pane
poco pane
per mangiare tanta terra
tanta terra.
Per dormire.
Francesco: Rondinelle del Signore
è uno zingaro il vostro cuore.

Coro: E sulla strada
Francesco: la strada stretta
Coro: polverosa
Francesco: che porta in cielo
Coro: d’ogni cosa saremmo senza.
Providenza: …se Sorella Provvidenza
non venisse incontro a noi.
Perché siete di quelli
che non hanno paura,
perché siete di quelli
che non vogliono niente, niente, niente.
E non comprate e non vendete
e non prestate e non riavete.
Perché voi soli siete certi ch’io ci sia
e seminate la speranza per la via:
un grappolo d’uva e una fonte chiara
non mancherà.

Alberi: Vai Francesco coi tuoi compagni
centomila piedi scalzi
tasche vuote e cuore in festa.
Providenza: Dal tuo seme una foresta.

 

 

25Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? 27E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? 28E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 29Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 32Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.

Questo brano è tratto dal capitolo 6 del Vangelo di Matteo. Mi ha sempre molto colpito. Sicuramente non tutti siamo in grado di fare una scelta radicale come quella di Francesco e i suoi compagni, ma una cosa è certa, se ci affidassimo di più alla Provvidenza del buon Dio, vivremmo senza dubbio con meno stress e con più gioia!

 

Pace e bene a tutti!
Luca

 

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1) Forza venite gente


Coro: Forza venite gente che in piazza si va
un grande spettacolo c’è.
Francesco al padre la roba ridà.
Padre: Rendimi tutti i soldi che hai!

Francesco: Eccoli, i tuoi soldi tieni padre sono tuoi
eccoti la giubba di velluto se la vuoi.
Non mi serve nulla, con un saio me ne andrò.
Eccoti le scarpe, solo i piedi mi terrò.
Butto via il passato, il nome che mi hai dato tu.
Nudo come un verme non ti devo niente più.
Chiara: Non avrà più casa, più famiglia non avrà.
Francesco: Ora avrò soltanto un padre che si chiama Dio.

Coro: Forza venite gente che in piazza si va
un grande spettacolo c’è.
Francesco al padre la roba ridà.
Padre: Figlio degenerato che sei!

Chiara: Non avrai più casa, più famiglia non avrai.
Non sai più chi eri, ma sai quello che sarai.
Francesco: Figlio della strada, vagabondo sono io.
Col destino in tasca ora il mondo è tutto mio.
Ora sono un uomo perché libero sarò,
ora sono ricco perché niente più vorrò.
Chiara: Nella sua bisaccia pane e fame e poesia.
Francesco: Fiori di speranza segneranno la mia via.

Coro: Forza venite gente che in piazza si va
un grande spettacolo c’è.
Chiara: Francesco ha scelto la sua libertà.
Padre: Figlio degenerato che sei!
Coro: Figlio degenerato che sei!
Chiara: Ora sarà diverso da noi!…

 

Già, dev’essere stato proprio un grande spettacolo per gli abitanti di Assisi presenti quella domenica in piazza dopo la Messa presieduta dal vescovo.

Vedere Francesco, il figlio di una delle famiglie più ricche della città, completamente nudo che dice: “Bene padre, grazie di tutto, ma adesso tutto quello che mi hai dato tu non mi serve più. Tieni la tua roba! Io devo seguire Dio.

Ma ci pensate? È solo perché noi sappiamo come finisce la storia e perché Francesco è un esempio per tanti di noi, ma proviamo per un attimo ad immaginare lo scalpore che avrà creato; per quanti anni la gente avrà spettegolato su questa vicenda. Penso al padre, il povero Pietro di Bernardone e al disonore caduto su tutta la famiglia. È logico che tutti lo considerassero pazzo, altro che santo.
Eppure Giovanni, chiamato Francesco aveva trovato la sua felicità.

Spesso le vie del Signore sono davvero misteriose, da tante persone incomprensibili, ma chi ha fiducia in Lui, non rimane deluso.

 

Pace e bene a tutti!
Luca

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Forza venite gente

Il progetto del Musical “Forza venite gente” nasce nel 1981 da un’idea di Michele Paolicelli, come raccolta di canzoni che narrano le fasi più importanti della vita di Francesco d’Assisi, sulle quali si innestano magnificamente prosa ed allegre coreografie. Il musical presenta alcuni momenti della vita del Santo ed in particolare il rapporto con la vita, la morte, la natura, la gente. Questo spettacolo ha avuto un’importanza fondamentale nel mio cammino di fede. Per questo vi propongo un percorso di 25 settimane. Ogni domenica ascolteremo insieme una canzone seguita da un mio breve commento. Sarebbe bellissimo se anche voi voleste intervenire con le vostre riflessioni.

Pace e bene a tutti!