Martedì 31 Marzo 2009

Martedì 31 Marzo 2009
Martedì della V settimana di Quaresima
VANGELO
Gv 8,21-30
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: “Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire”. Dicevano allora i Giudei: “Forse si ucciderà, dal momento che dice: Dove vado io, voi non potete venire?”.
E diceva loro: “Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati”.
Gli dissero allora: “Tu chi sei?”. Gesù disse loro: “Proprio ciò che vi dico. Avrei molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha mandato è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui”. Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: “Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo. Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite”. A queste sue parole, molti credettero in lui.

Parola del Signore

V Domenica di Quaresima, 29 marzo 2009

BENEDETTO XVI

ANGELUS

Piazza San Pietro,
V Domenica di Quaresima, 29 marzo 2009

 

Cari fratelli e sorelle!

Desidero prima di tutto ringraziare Iddio e quanti, in vario modo, hanno collaborato alla buona riuscita del viaggio apostolico che ho potuto compiere in Africa nei giorni scorsi, ed invoco sui semi sparsi in terra africana l’abbondanza delle benedizioni del Cielo. Di questa significativa esperienza pastorale mi propongo di parlare più ampiamente mercoledì prossimo nell’Udienza generale, ma non posso non cogliere questa occasione per manifestare l’emozione profonda che ho provato incontrando le comunità cattoliche e le popolazioni del Camerun e dell’Angola. Soprattutto mi hanno impressionato due aspetti, entrambi molto importanti. Il primo è la gioia visibile nei volti della gente, la gioia di sentirsi parte dell’unica famiglia di Dio, e ringrazio il Signore per aver potuto condividere con le moltitudini di questi nostri fratelli e sorelle momenti di festa semplice, corale e piena di fede. Il secondo aspetto è proprio il forte senso del sacro che si respirava nelle celebrazioni liturgiche, caratteristica questa comune a tutti i popoli africani ed emersa, potrei dire, in ogni momento della mia permanenza tra quelle care popolazioni. La visita mi ha permesso di vedere e comprendere meglio la realtà della Chiesa in Africa nella varietà delle sue esperienze e delle sfide che si trova ad affrontare in questo tempo.

Pensando proprio alle sfide che segnano il cammino della Chiesa nel continente africano, ed in ogni altra parte del mondo, avvertiamo quanto siano attuali le parole del Vangelo di questa quinta domenica di Quaresima. Gesù, nell’imminenza della sua passione, dichiara: “Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12,24). Ormai non è più l’ora delle parole e dei discorsi; è giunta l’ora decisiva, per la quale il Figlio di Dio è venuto nel mondo, e malgrado la sua anima sia turbata, Egli si rende disponibile a compiere fino in fondo la volontà del Padre. E questa è la volontà di Dio: dare la vita eterna a noi che l’abbiamo perduta. Perché ciò si realizzi bisogna però che Gesù muoia, come un chicco di grano che Dio Padre ha seminato nel mondo. Solo così infatti potrà germogliare e crescere una nuova umanità, libera dal dominio del peccato e capace di vivere in fraternità, come figli e figlie dell’unico Padre che è nei cieli.

Nella grande festa della fede vissuta insieme in Africa, abbiamo sperimentato che questa nuova umanità è viva, pur con i suoi limiti umani. Là dove i missionari, come Gesù, hanno dato e continuano a spendere la vita per il Vangelo, si raccolgono frutti abbondanti. A loro desidero rivolgere un particolare pensiero di gratitudine per il bene che fanno. Si tratta di religiose, religiosi, laici e laiche. E’ stato bello per me vedere il frutto del loro amore a Cristo e constatare la profonda riconoscenza che i cristiani hanno per essi. Rendiamone grazie a Dio, e preghiamo Maria Santissima perché nel mondo intero si diffonda il messaggio della speranza e dell’amore di Cristo.

Dopo l’Angelus:

Saluto con grande affetto i numerosi africani che vivono a Roma, tra cui molti studenti, qui accompagnati da Mons. Robert Sarah, Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Carissimi, avete voluto venire a manifestare gioia e riconoscenza per il mio viaggio apostolico in Africa. Vi ringrazio di cuore. Prego per voi, per le vostre famiglie e per i vostri Paesi di origine. Grazie!

Giovedì prossimo, alle ore 18, presiederò in San Pietro la Santa Messa nel quarto anniversario della morte del mio amato predecessore il Servo di Dio Giovanni Paolo II. Invito a partecipare specialmente i giovani di Roma, per prepararci insieme alla Giornata Mondiale della Gioventù, che sarà celebrata a livello diocesano nella Domenica delle Palme.

Je vous accueille avec joie, chers frères et sœurs de langue française. Ce jour nous donne d’entrer dans le temps liturgique de la Passion. Cette dernière étape du Carême nous invite à vivre un moment d’intimité avec Jésus. Préparons-nous à célébrer au mieux la Semaine Sainte qui s’annonce ! Avec vous, je veux rendre grâce au Seigneur pour le voyage pastoral que je viens d’effectuer en Afrique. L’accueil chaleureux des africains a rempli mon cœur de Pasteur d’une profonde joie. En lui redisant toute mon affection j’encourage cette Église jeune, vivante, pleine d’avenir et de dynamisme à suivre le Christ avec foi, espérance et charité ! Que Dieu vous bénisse tous !

I am pleased to welcome all the English-speaking pilgrims to this Angelus, especially students and teachers from Holy Trinity Catholic High School in Edmonton, Canada. In today’s liturgy, Jesus teaches that “unless a grain of wheat falls to the ground and dies, it remains just a grain of wheat; but if it dies, it produces much fruit”. In these final weeks of Lent, let us intensify our prayer, fasting and almsgiving. In this way, we will prepare ourselves to meditate on Christ’s passion and death, so as to rejoice fully in the glory of his Resurrection. God bless you all!

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española, en particular a los profesores y estudiantes del Colegio San José, de Reus, y al grupo Santa María de la Estrella, de Argentina. En este último domingo de Cuaresma, os animo a vivir con especial fervor estos días que aún nos quedan de preparación para la Pascua. Que la Santísima Virgen María nos alcance la gracia de estar bien dispuestos para celebrar intensamente los grandes misterios de nuestra Redención. Muchas gracias y feliz domingo.

Gerne grüße ich die Pilger und Besucher deutscher Sprache. In diesen Tagen der Vorbereitung auf Ostern wollen wir auf Maria schauen, die ihren Sohn auf seinem Weg des Leidens bis zu seinem Tod am Kreuz begleitet hat. Ihr Ja zu Gottes Heilsplan, das sie bei der Verkündigung des Engels gesprochen hat, löste sie unter dem Kreuz ein. So ist Maria ganz hineingenommen in das Erlösungswerk Christi. Am Hochfest der Verkündigung des Herrn vor 25 Jahren hat mein Vorgänger Papst Johannes Paul II. feierlich die Weihe der Welt an das Unbefleckte Herz Mariens erneuert. Stets wollen auch wir Maria um ihren Schutz und Schirm bitten und uns ihrem mütterlichen Herzen anvertrauen, damit sie uns sicher zu Christus führe, dem Erlöser der Menschen. Euch allen wünsche ich einen gesegneten fünften Fastensonntag.

Serdecznie pozdrawiam Polaków obecnych na Placu świętego Piotra i tych, którzy łączą się z nami w modlitwie przez radio i telewizję. Dziękuję wam za duchowe wsparcie mojej pielgrzymki do Kamerunu i Angoli, podczas której podziwiałem młodość ducha Kościoła w Afryce, entuzjazm życia wiernych i radość ich wiary. Potrzeby tego Kościoła polecam waszej modlitwie. Z serca wam błogosławię i życzę wszystkim dobrej niedzieli.

[Saluto cordialmente i Polacchi presenti in Piazza San Pietro e quanti si uniscono a noi nella preghiera mediante la radio e la televisione. Vi ringrazio per il sostegno spirituale al mio pellegrinaggio in Camerun e Angola, nel quale ho potuto sperimentare la giovinezza dello spirito della Chiesa in Africa, l’entusiasmo della vita dei fedeli e la gioia della loro fede. Affido le necessità di quella Chiesa alla vostra preghiera. Vi benedico tutti di cuore e vi auguro buona domenica.]

Saluto infine i pellegrini di lingua italiana, in particolare i membri del Movimento Apostolico, con l’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, Mons. Antonio Ciliberti; il pellegrinaggio dell’arcidiocesi di Trento, i fedeli provenienti da Barletta, Gallarate, Pordenone, Rosegaferro, Rimini, Jesi, da varie città della Sicilia e dalla parrocchia di San Clemente Papa in Roma. Saluto inoltre la scuola “Montessori” di San Mauro Pascoli e i numerosi gruppi giovanili, come pure le associazioni “Difendere la Vita con Maria” e “Cardio-Salus”, che incoraggio nel loro impegno. Assicuro anche un ricordo nella preghiera per la Giornata Mondiale dell’Autismo, che ricorre il prossimo 2 aprile. A tutti auguro una buona domenica.

Lunedì 30 Marzo 2009

Lunedì 30 Marzo 2009
Lunedì della V settimana di Quaresima
VANGELO
Gv 8,1-11
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma all’alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.
Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: “Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?”.
Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.
Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?”. Ed essa rispose: “Nessuno, Signore”. E Gesù le disse: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”.

Parola del Signore