Auguri scomodi…
Cari lettori,
Augurando a tutti voi di trascorrere in serenità un Santo Natale accanto alle persone che amate, Vorrei invitarvi a ricordare che ci sono persone che vivranno anche quest’anno nella sofferenza: in mezzo alla guerra, alla violenza, ai maltrattamenti e alla solitudine. La canzone di Renato Zero “Buon Natale”, è per me, ogni volta che la sento , un “pugno nello stomaco”: ascoltatela, leggete il testo e fate in modo che non si ripeta il solito natale consumistico!
E arriverà Natale,
Anche quest’anno arriverà…
Natale per chi resta, per chi va…
Natale da una lira…
Natale ricco o no…
Bambini per un giorno, per un po’!
Vorrei che il tuo Natale
Risplendesse dentro te,
Che soffri e stare Al mondo sai cos’è!
Per te che non hai storie
Da raccontare ormai…
Le fate son drogate…
Malati i sogni tuoi!
Vorrei dire buon Natale…
E dividerlo con te!
Con te che hai perso la speranza…
E hai paura come me!!!
Un tempo non lontano…
I doni appesi tutto intorno al camino,
Nessuno violentava,
Quel sogno che per mano ti portava!
Giocavi allo sceriffo…
E per te un buono non era un fesso!
E il bersaglio era finto…
Non era un uomo steso sul cemento!
E non c’erano i brutti…
Quel giorno li erano d’accordo tutti…
Sia chi ha gli occhi lunghi,
La pelle nera o i capelli biondi!
Natale da una lira…
Natale ricco o no…
Bambini per un giorno…per un po’!
Perché non fosse una parola il bene…
Perché ogni bomba diventasse pane…
Io vorrei che almeno un giorno…
Quella cometa facesse ritorno!
E un campo di battaglia desse grano
Per quella morte con la falce in mano…
E al ventre di una donna, il suo bambino…
E breve o lungo ad ognuno il suo destino!
Vorrei dire buon Natale…
Finché c’è chi ascolterà!
Finché si farà l’amore…
Finché un uomo pregherà!
Che il bambin Gesù sia davvero un segno di speranza per l’umanità intera. Magari cerchiamo di mangiare una fetta di panettone in meno e con gesti concreti di aiutare coloro che sono nel bisogno. Ricordiamoci le parole del “Festeggiato”: “ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Se in questi giorni riuscissimo a donare un po’ di gioia anche solo ad una persona, che altrimenti rimarrebbe sola, Allora potremo veramente dire di aver vissuto un Santo Natale.