XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DOMENICA 19 OTTOBRE 2008
 
XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
 

 
 

LITURGIA DELLA PAROLA

 

Antifona d’ingresso
Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta,
rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi,
proteggimi all’ombra delle tue ali.

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
crea in noi un cuore generoso e fedele,
perché possiamo sempre servirti con lealtà
e purezza di spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
O Padre, a te obbedisce ogni creatura
nel misterioso intrecciarsi
delle libere volontà degli uomini;
fa’ che nessuno di noi abusi del suo potere,
ma ogni autorità serva al bene di tutti,
secondo lo Spirito e la parola del tuo Figlio,
e l’umanità intera riconosca te solo come unico Dio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA
Is 45,1.4-6
Dal libro del profeta Isaia

Dice il Signore del suo eletto, di Ciro:
«Io l’ho preso per la destra,
per abbattere davanti a lui le nazioni,
per sciogliere le cinture ai fianchi dei re,
per aprire davanti a lui i battenti delle porte
e nessun portone rimarrà chiuso.
Per amore di Giacobbe, mio servo,
e d’Israele, mio eletto,
io ti ho chiamato per nome,
ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca.
Io sono il Signore e non c’è alcun altro,
fuori di me non c’è dio;
ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci,
perché sappiano dall’oriente e dall’occidente
che non c’è nulla fuori di me.
Io sono il Signore, non ce n’è altri».

Parola di Dio

 

 Salmo responsoriale
Sal 95

 
Grande è il Signore e degno di ogni lode.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine.

 

SECONDA LETTURA
1Ts 1,1-5b
Dalla  prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.
Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro.
Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione.

Parola di Dio.

 

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Risplendete come astri nel mondo,
tenendo salda la parola di vita.
 Alleluia.
 
VANGELO
Mt 22,15-21
 
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare».
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

Parola del Signore.

 

   BREVE RIFLESSIONE PERSONALE:

Nel capitolo ventiduesimo di Matteo, dove è inserito questo brano, le autorità religiose avevano già preso la decisione di far uccidere Gesù. Per questo motivo tentavano di sottoporgli delle domande tranello su questioni politiche e religiose, per farlo compromettere davanti alla gente.
Se ci addentriamo nel brano proposto in questa domenica, ci rendiamo conto che i farisei avevano architettato una domanda molto intelligente: “È  lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?” Se Gesù risponde «sì» si renderà nemico degli zeloti e servo dell’autorità romana; se risponderà «no», potrà essere accusato presso l’autorità romana di appoggiare pubblicamente la rivoluzione. Ovviamente il Signore non si fa ingannare e afferma che è giusto dare alle autorità civili il giusto tributo e a Dio quello che Gli spetta.

Leggendo il brano, la mia attenzione si è posta su un aspetto in particolare. Davanti a ciò che dobbiamo dare allo stato, non ci sono problemi: ci sono delle tasse ben definite e delle regole chiare da rispettare, ma a Dio cosa dobbiamo? Cosa desidera il Signore da noi?
Una domanda che non ha risposte semplici. Personalmente ho individuato alcuni aspetti che ritengo fondamentali. Per un cristiano il Signore dovrebbe essere il centro, il punto di riferimento prima di effettuare qualsiasi scelta della nostra vita. Un altro aspetto, che non è senza dubbio secondario e che citavo anche domenica scorsa, è quello di creare un rapporto autentico con il Signore, di metterci in gioco, di fidarci di Lui ed accettare la Sua volontà.
Certamente non è facile, ciascuno di noi nella propria vita ha dei momenti di enorme difficoltà dove si interroga su perché Dio possa permettere che succedano alcune cose. Personalmente quando mi capitano certi  momenti, mi viene in aiuto un aspetto meraviglioso e che mi affascina sempre di più della nostra fede: Dio prova per ciascuno di noi un amore infinito, tanto da aver sacrificato Suo Figlio Gesù per la nostra salvezza. Questo vuol dire che il Signore non può volere il nostro male!
Noi abbiamo il compito, avendo la certezza di essere amati da Dio(anche se a volte lo dubitiamo, perché come dice Sant’Anselmo: “ La nostra anima è affumicata dal peccato”.), è quello di fidarci di Lui e cercare di ricambiare il più possibile il Suo amore.

 

A Sabato prossimo!!

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