XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DOMENICA 15 NOVEMBRE 2009
XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

LITURGIA DELLA PAROLA

Antifona d’ingresso
Dice il Signore:
“Io ho progetti di pace e non di sventura;
voi mi invocherete e io vi esaudirò,
e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi”.
Colletta
Il tuo aiuto, Signore,
ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene,
possiamo avere felicità piena e duratura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
O Dio, che vegli sulle sorti del tuo popolo,
accresci in noi la fede
che quanti dormono nella polvere si risveglieranno;
donaci il tuo Spirito,
perché operosi nella carità
attendiamo ogni giorno
la manifestazione gloriosa del tuo Figlio,
che verrà per riunire tutti gli eletti nel suo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA
Dn 12,1-3
Dal libro del profeta Daniele

In quel tempo, sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo.
Sarà un tempo di angoscia, come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro.
Molti di quelli che dormono nella regione della polvere si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l’infamia eterna.
I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre.

Parola di Dio

Salmo responsoriale
Sal  15
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

SECONDA LETTURA
Eb 10,11-14.18
Dalla lettera agli Ebrei

Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati.
Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.
Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato.

Parola di Dio

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vegliate e state pronti, perché non sapete
in quale giorno verrà il Signore.
Alleluia.

VANGELO
Mc 13,24-32
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

Parola del Signore

BREVE RIFLESSIONE PERSONALE:

Siamo ormai giunti alla penultima Domenica dell’anno liturgico e le letture che ci vengono proposte vogliono farci riflettere sulle “realtà ultime”. Il genere Apocalittico nella Sacra Scrittura è quello che più di tutti ha sempre portato con sé una sorta di inquietudine, poiché l’uomo teme la fine della vita terrena. Quindi si adottano principalmente due atteggiamenti entrambi sbagliati. Il primo è fingere che la questione  non ci riguardi, ma a questo proposito ricordiamoci le parole di san Francesco: dalla morte corporale nessun uomo vivente può scappare; il secondo atteggiamento è quello di fare calcoli assurdi su quando sarà la fine del mondo, pensiamo per esempio al famoso 21 dicembre 2012, tanto in voga in questo periodo, ma il Vangelo di oggi ci dice che nessuno sa quando accadrà.

La mia domanda è: di cosa ci preoccupiamo? Se crediamo in Gesù, la fine della vita terrena non rappresenta altro che un passaggio obbligatorio per partecipare alla gloria del Signore. Dobbiamo perciò farci trovare pronti e confidare nell’infinità misericordia del buon Dio.

Il nostro compito quindi è non sprecare il dono immenso della vita che abbiamo ricevuto, così facendo non avremo più nulla da temere, perché guadagneremo la salvezza.

Allora anche noi potremo considerare la morte nostra “sorella”.

BUONA SETTIMANA!

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