XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

LITURGIA DELLA PAROLA

Antifona d’ingresso
La mia preghiera giunga fino a te;
tendi, o Signore, l’orecchio alla mia preghiera.
Colletta
Dio grande e misericordioso,
allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te,
perché, nella serenità del corpo e dello spirito,
possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
O Dio, Padre degli orfani e delle vedove,
rifugio agli stranieri,
giustizia agli oppressi,
sostieni la speranza del povero
che confida nel tuo amore,
perché mai venga a mancare
la libertà e il pane che tu provvedi,
e tutti impariamo a donare
sull’esempio di colui che ha donato se stesso,
Gesù Cristo nostro Signore.
Egli è Dio, e vive e regna con te…

PRIMA LETTURA
1Re 17,10-16
Dal primo libro dei Re

In quei giorni, il profeta Elia si alzò e andò a Sarèpta. Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna. La chiamò e le disse: «Prendimi un po’ d’acqua in un vaso, perché io possa bere».
Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore, prendimi anche un pezzo di pane». Quella rispose: «Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo».
Elia le disse: «Non temere; va’ a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”».
Quella andò e fece come aveva detto Elia; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia.

Parola di Dio

Salmo responsoriale
Sal  145
Loda il Signore, anima mia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.

SECONDA LETTURA
Eb 9,24-28
Dalla lettera agli Ebrei

Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte.
Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza.

Parola di Dio

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

VANGELO
Mc 12,38-44
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Parola del Signore

BREVE RIFLESSIONE PERSONALE:

Se leggendo il Vangelo di oggi non abbiamo alcuna reazione e ci sentiamo apposto vuol dire che non l’abbiamo letto bene ed è meglio tornarci sopra!

Io mi sono fatto un esame di coscienza serio e ad essere sincero mi sento una schifezza(scusate il termine non carino). Mi chiedo: e se fossimo noi che ci definiamo credenti praticanti, i “nuovi scribi”? Secondo me il rischio c’è! «amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere». Non viviamo forse anche noi in un mondo dove l’importante è apparire? L’importante è andare a Messa la Domenica con un bel vestito e fare in modo che gli altri vedano bene la nostra presenza. Spesso siamo convinti che basti lasciare i 50 centesimi di elemosina per sentirci apposto in coscienza, ma in tutto questo discorso dove mettiamo la carità? L’amore verso Dio e il nostro prossimo che fine ha fatto? Gesù Cristo predicava l’amore, ma al giorno d’oggi probabilmente non è più di “moda”. Mi ritorna alla mente una canzone di Lorenzo Jovannotti, che poi vi proporrò: “C’è qualcuno che va alla Messa, Si fa anche la Comunione e quando incontra un marocchino per strada vorrebbe dargliele con un bastone…”(l’avevo già citata in un commento di qualche mese fa, ma come dicevano i latini: Repetita iuvant…). Attenzione mi rendo conto che è una riflessione pesante, non è mia intenzione accusare nessuno, il primo che si sta mettendo in discussione sono proprio io!


Che la vedova del Vangelo, sia per tutti noi l’esempio: cerchiamo di non donare il nostro superfluo a Dio e al prossimo, ma affidiamo a Lui la nostra vita e ai nostri fratelli un aiuto concreto e gratuito!

Ricordo che domani sarà possibile seguire in diretta da queste pagine, la visita del Santo Padre Benedetto XVI a Brescia dalle ore 8.00 a mezzanotte, grazie allo speciale di “Teletutto”.

BUONA SETTIMANA!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.