XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DOMENICA 13 SETTEMBRE 2009
XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

LITURGIA DELLA PAROLA

Antifona d’ingresso
Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede;
ascolta la preghiera dei tuoi fedeli
e del tuo popolo, Israele.
Colletta
O Dio, che hai creato e governi l’universo,
fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia,
per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
O Padre, conforto dei poveri e dei sofferenti,
non abbandonarci nella nostra miseria:
il tuo Spirito Santo ci aiuti
a credere con il cuore,
e a confessare con le opere
che Gesù è il Cristo,
per vivere secondo la sua parola e il suo esempio,
certi di salvare la nostra vita
solo quando avremo il coraggio di perderla.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA
Is 50,5-9a
Dal libro del profeta Isaìa

Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.
È vicino chi mi rende giustizia:
chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa? Si avvicini a me.
Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerà colpevole?

Parola di Dio

Salmo responsoriale
Sal  114
Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

Amo il Signore, perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l’orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.

Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi,
ero preso da tristezza e angoscia.
Allora ho invocato il nome del Signore:
«Ti prego, liberami, Signore».

Pietoso e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha salvato.

Sì, hai liberato la mia vita dalla morte,
i miei occhi dalle lacrime,
i miei piedi dalla caduta.
Io camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi.

SECONDA LETTURA
Giac 2,14-18
Dalla lettera di san Giacomo apostolo

A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha opere? Quella fede può forse salvarlo?
Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta.
Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia

Parola di Dio

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore,
per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso,
come io per il mondo.
Alleluia.

VANGELO
Mc 8,27-35
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».

Parola del Signore

BREVE RIFLESSIONE PERSONALE:

«Ma voi, chi dite che io sia?» Oggi mi domando: se Gesù rivolgesse a me questa stessa domanda, cosa risponderei? Sapete molto onestamente la mia risposta varierebbe dai momenti.  A volte riesco a dire con  convinzione: Tu Signore sei il mio punto di riferimento, il centro della mia vita, ma altre nei momenti difficili, mi arrabbio molto e sovente arrivo perfino ad accusare il buon Dio di non volermi bene, di essersi dimenticato di me. Questo dipende senza  alcun dubbio dalla mia debolezza umana. A questo proposito dovremmo tenere ben presente l’ultima parte del Vangelo dove Gesù è molto chiaro: non è facile seguirmi! Preparatevi se volete veramente venire dietro a me, non aspettatevi una passeggiata, ma tenetevi pronti a portare la vostra croce quotidiana e non solo affidatevi completamente a me anche se doveste arrivare al punto di sacrificare la vostra vita per causa mia.

Il Signore ci chiede molto, umanamente parlando non è facile realizzare ciò che ci propone, è molto più comodo dire: io credo in Dio, vado a Messa la Domenica e quindi sono apposto con la coscienza, ma invece non è così. Gesù ci dice a ciascuno di noi: mi sono fatto inchiodare su una croce per te, ho donato tutto me stesso perché ti amo e per donarti la Salvezza, fai un piccolo sforzo anche tu ed impegnati seriamente nel seguirmi, non fermarti alle prime difficoltà.

Allora preghiamo il buon Dio di aiutarci a seguirLo fino in fondo in qualunque strada  Lui abbia in mente per la nostra vita, sicuri di non rimanere delusi. Perché anche noi alla domanda di Gesù, possiamo rispondere con voce ferma e convinta: «Tu sei il Cristo».

BUONA SETTIMANA

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