XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DOMENICA 17 AGOSTO 2008

XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

 

 LITURGIA DELLA PAROLA

 

Antifona d’ingresso
O Dio, nostra difesa,
contempla il volto del tuo Cristo.
Per me un giorno nel tuo tempio,
è più che mille altrove. 

Colletta
O Dio, che hai preparato beni invisibili
per coloro che ti amano,
infondi in noi la dolcezza del tuo amore,
perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa,
otteniamo i beni da te promessi,
che superano ogni desiderio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
O Padre, che nell’accondiscendenza del tuo Figlio
mite e umile di cuore
hai compiuto il disegno universale di salvezza,
rivestici dei suoi sentimenti,
perché rendiamo continua testimonianza
con le parole e con le opere
al tuo amore eterno e fedele.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA

Is 56,1.6-7

Dal libro del profeta Isaia

Così dice il Signore:
«Osservate il diritto e praticate la giustizia,
perché la mia salvezza sta per venire,
la mia giustizia sta per rivelarsi.
Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo
e per amare il nome del Signore,
e per essere suoi servi,
quanti si guardano dal profanare il sabato
e restano fermi nella mia alleanza,
li condurrò sul mio monte santo
e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.
I loro olocausti e i loro sacrifici
saranno graditi sul mio altare,
perché la mia casa si chiamerà
casa di preghiera per tutti i popoli».

Parola di Dio

 

 Salmo responsoriale

Sal 66

Popoli tutti, lodate il Signore.

 Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

 

SECONDA LETTURA

Rm 11,13-15.29-32

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

  Fratelli, a voi, genti, ecco che cosa dico: come apostolo delle genti, io faccio onore al mio ministero, nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti?
Infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!
Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia.
Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!

 

Parola di Dio

 

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di infermità nel popolo.
Alleluia.

 

 

VANGELO

Mt 15,21-28

 

Dal Vangelo secondo Matteo

 

  In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

Parola del Signore

 

 

  BREVE RIFLESSIONE PERSONALE:

 

Devo ammettere che ho sempre avuto difficoltà a comprendere in pieno in significato di questo Vangelo, si rischia sempre di cadere nel solito discorso in cui si dice che Gesù, non è venuto soltanto per il popolo di Israele ma per tutti gli uomini.

 

Ora però, rileggendo più volte il brano, mi hanno colpito due aspetti: il comportamento della donna, da un lato e la reazione dei discepoli dall’altro.

La donna: Vede passare Gesù e subito si mette a gridare, è in mezzo alla strada e urla, senza alcun timore di quello che la gente possa pensare di lei. La Cananea ha bisogno che la figlia sia guarita, sa che Gesù la può aiutare, ne ha la certezza e continua ad insistere anche se all’inizio viene ignorata.  

I discepoli: come capita spesso nei Vangeli, dimostrano di non capire molto la missione del loro Maestro. Chiedono a Gesù di esaudire la richiesta della donna, non perché si rendono conto dell’effettivo bisogno, ma per il disturbo causato dalle urla e dalla sua esasperante insistenza.

A me capita spesso di vivere momenti di incertezza. La mia insicurezza porta a farmi condizionare dall’opinione e dal giudizio della gente, proprio come i discepoli.

La Cananea deve essere un esempio per tutti: era certa che Gesù l’avrebbe ascoltata e che il Signore avrebbe esaudito la sua richiesta. Proprio questo aspetto ha spinto Gesù a esaltare la fede della donna e a fare in modo che la guarigione avvenisse.  

Anche noi nella fede, ma anche nella vita quotidiana, dobbiamo potare avanti le nostre convinzioni, senza paura di alzare la voce quando serve! 

 

Ricordo domani alle ore 12.00, la possibilità di seguire in diretta la preghiera dell’Angelus(sempre se funziona…).

 

Arrivederci a Venerdì pomeriggio con le letture e il commento di Domenica!
 
 BUONA SETTIMANA A TUTTI!!!
 
 

 

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