XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DOMENICA 21 GIUGNO 2009
XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

LITURGIA DELLA PAROLA

Antifona d’ingresso

Il Signore è la forza del suo popolo
e rifugio di salvezza per il suo Cristo.
Salva il tuo popolo, Signore,
benedici la tua eredità,
e sii la sua guida per sempre.
Colletta
Dona al tuo popolo, o Padre,
di vivere sempre nella venerazione e nell’amore
per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
Rendi salda, o Signore, la fede del popolo cristiano,
perché non ci esaltiamo nel successo,
non ci abbattiamo nelle tempeste,
ma in ogni evento riconosciamo che tu sei presente
e ci accompagni nel cammino della storia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA
Gb 38,1.8-11
Dal libro di Giobbe

Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano:
«Chi ha chiuso tra due porte il mare,
quando usciva impetuoso dal seno materno,
quando io lo vestivo di nubi
e lo fasciavo di una nuvola oscura,
quando gli ho fissato un limite,
gli ho messo chiavistello e due porte
dicendo: “Fin qui giungerai e non oltre
e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde”?».

Parola di Dio

Salmo responsoriale
Sal 106
Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.

Coloro che scendevano in mare sulle navi
e commerciavano sulle grandi acque,
videro le opere del Signore
e le sue meraviglie nel mare profondo.

Egli parlò e scatenò un vento burrascoso,
che fece alzare le onde:
salivano fino al cielo, scendevano negli abissi;
si sentivano venir meno nel pericolo.

Nell’angustia gridarono al Signore,
ed egli li fece uscire dalle loro angosce.
La tempesta fu ridotta al silenzio,
tacquero le onde del mare.

Al vedere la bonaccia essi gioirono,
ed egli li condusse al porto sospirato.
Ringrazino il Signore per il suo amore,
per le sue meraviglie a favore degli uomini.

 

SECONDA LETTURA
2Cor 5,14-17
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, l’amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro.
Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.

Parola di Dio

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.

VANGELO
Mc 4,35-41
Dal Vangelo secondo Marco

In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

Parola del Signore

BREVE RIFLESSIONE PERSONALE:

«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Uno domanda chiara quella che ci fa Gesù che dovrebbe aiutare ognuno di noi a riflettere. Tante volte nella nostra vita ci sono circostanze che ci fanno paura. Una stato d’animo che prima ci coinvolge tutti, anche coloro che sono convinti di avere una fede incrollabile.

Ci possono essere diversi tipi di paura: per esempio, il fatto di non sentirsi all’altezza dei compiti che ci vengono richiesti dalla società, oppure temiamo di essere giudicati male, o ancora di ferire le persone che amiamo.

La paura più grossa è quella della morte, non solo della possibilità che noi possiamo morire, ma quello che temiamo di più e che ci fa più male è  che i nostri cari possano lasciarci improvvisamente.

La storia ci insegna che la comunità umana ha sempre cercato diversi modi per cercare di esorcizzare la morte, nella nostra epoca semplicemente non ne parliamo, credendo forse che se non la nominiamo non esiste più. Invece dobbiamo parlarne senza paura, perché sappiamo che grazie a Gesù neppure la morte è un problema, diventa soltanto l’ultima fase della nostra vita terrena che  ci apre all’eternità. Quindi non dobbiamo viverla come momento brutto, perché come ci dice Gesù nel Vangelo di oggi se c’è Lui nella nostra vita non dobbiamo temere nulla!

Certo davanti ad alcune circostanze di morte improvvisa, tragica, magari di una persona giovane, umanamente non abbiamo spiegazioni e ci lasciamo prendere dallo sconforto e dal dolore, ma san Paolo ci dice che le vie del Signore non sono le nostre vie.

Chiediamo al buon Dio di aumentare in noi la fede, certi, che se ci fidiamo di Lui non dobbiamo aver paura! Se viviamo momenti di sconforto, di dubbio preghiamo il Signore, forti della certezza che Lui ci ama e non ci abbandonerà mai!

A SABATO PROSSIMO!
BUONA SETTIMANA!

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