VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

DOMENICA 22 FEBBRAIO 2009
  VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

LITURGIA DELLA PAROLA
 
Antifona d’ingresso
Confido, Signore, nella tua misericordia.
Gioisca il mio cuore nella tua salvezza,
canti al Signore che mi ha beneficato.

Colletta
Il tuo aiuto, Padre misericordioso,
ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito,
perché possiamo conoscere
ciò che è conforme alla tua volontà
e attuarlo nelle parole e nelle opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
Dio della libertà e della pace,
che nel perdono dei peccati
ci doni il segno della creazione nuova,
fa’ che tutta la nostra vita riconciliata nel tuo amore
diventi lode e annunzio della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

 
PRIMA LETTURA
Is 43,18-19.21-22.24-25
Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:
«Non ricordate più le cose passate,
non pensate più alle cose antiche!
Ecco, io faccio una cosa nuova:
proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirò anche nel deserto una strada,
immetterò fiumi nella steppa.
Il popolo che io ho plasmato per me
celebrerà le mie lodi.
Invece tu non mi hai invocato, o Giacobbe;
anzi ti sei stancato di me, o Israele.
Tu mi hai dato molestia con i peccati,
mi hai stancato con le tue iniquità.
Io, io cancello i tuoi misfatti per amore di me stesso,
e non ricordo più i tuoi peccati».

Parola di Dio

 

 Salmo responsoriale
Sal 40
Rinnovaci, Signore, con il tuo perdono.

Beato l’uomo che ha cura del debole:
nel giorno della sventura il Signore lo libera.
Il Signore veglierà su di lui,
lo farà vivere beato sulla terra,
non lo abbandonerà in preda ai nemici.

Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore;
tu lo assisti quando giace ammalato.
Io ho detto: «Pietà di me, Signore,
guariscimi: contro di te ho peccato».

Per la mia integrità tu mi sostieni
e mi fai stare alla tua presenza per sempre.
Sia benedetto il Signore, Dio d’Israele,
da sempre e per sempre. Amen, amen.

SECONDA LETTURA
2Cor 1,18-22
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».
Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria.
È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.

Parola di Dio
 
Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.
 
VANGELO
Mc 2,1-12
Dal Vangelo secondo Marco

Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella e sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

Parola del Signore

 

   BREVE RIFLESSIONE PERSONALE:

Negli anni 70, tempo in cui Marco scrive, l’annuncio della Buona Novella aveva generato molti conflitti alle comunità. Esse non sempre sapevano come affrontarli e che rispondere alle accuse dei romani o dei giudei. Il racconto dei cinque conflitti serviva come una specie di manuale di orientamento.
I conflitti ruotano attorno ai temi fondamentali della religione dell’epoca: il perdono dei peccati, la comunione della tavola con i peccatori, la pratica del digiuno, la osservanza del sabato, la pratica della medicina o cura delle persone in giorno di sabato.

Il Vangelo di questa VII domenica del Tempo Ordinario mi ha sempre molto impressionato e colpito.
Queste quattro persone le ho sempre considerate completamente pazze. Immaginiamoci la scena: c’era molta gente che ascoltava Gesù e ovviamente non ci passavano con il lettino, non si  sono persi d’animo e hanno scoperchiato il tetto. Una cosa incredibile, vuol dire che hanno bucato la casa per fare arrivare questo paralitico da Gesù. Vorrei soffermarmi un attimo su una questione che sembra secondaria, ma che questa mattina rileggendo il brano mi ha colpito: la forte amicizia che sicuramente legava questi quattro con la persona malata. Sapevano che Gesù poteva fare tanto per lui, perciò, non si sono persi d’animo fino al punto di rischiare di farsi veramente male(pensate se il tetto fosse caduto o se le funi che sostenevano la barella fossero cedute). Mi chiedo: noi siamo ancora in grado di costruire dei legami così forti di amicizia? Scusate se mi sono dilungato in una considerazione personale, ora torniamo al Vangelo.

Il Signore porta novità nel mondo, apre una strada nel deserto; non solo il paralitico torna a camminare, ma il peccatore si muove verso Gesù. La parola di Dio mette in primo piano la conversione del cuore, il perdono dei peccati. Il dono più grande per l’uomo che era paralitico non è quello di camminare, ma quello di un cuore nuovo.

Mercoledì iniziamo il Tempo di Quaresima, chiediamo al buon Dio che in questo Tempo propizio, ci doni la possibilità di avere un rinnovato entusiasmo nella fede, perché anche noi come il paralitico possiamo avere un cuore nuovo, così da fare nostre le Parole del Vangelo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!»

 

VIVIAMO INSIEME LA QUARESINA 

 NELLA MATTINATA DI MATEDÌ 24 FEBBRAIO, POTRETE TROVARE LE DUE PROPOSTE CHE FARÒ SU QUESTO BLOG,PER CERCARE DI VIVERE AL MEGLIO LA PREPARAZIONE ALLA SANTA PASQUA! MI FAREBBE  PIACERE POTER CONDIVIDERE CON TANTE PERSONE QUESTO CAMMINO!

 

BUONA DOMENICA!

 

 

 

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