Venerdì 10 Marzo 2017
Venerdì della I settimana di Quaresima
Dal Vangelo secondo Matteo
(Mt 7,7-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».
Parola del Signore
IL MIO BREVE PENSIERO:
“Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono”.
Questo versetto mi ha da sempre mandato molto in crisi. Quante volte vado a Messa, faccio anche la Comunione, ma dentro di me c’è qualcosa di non risolto con qualcuno.
Siamo tutti bravi a parlare di perdono, ma siamo davvero capaci di perdonare realmente?
Che la Quaresima sia Tempo propizio per scoprire il vero significato di perdonare: dimenticare il torto subito, questo è il significato in italiano. Perciò è chiaro che il detto: “Perdono, ma non dimentico” non ha alcun senso.