Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre

DOMENICA 31 AGOSTO 2008

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

 

 LITURGIA DELLA PAROLA

 

Antifona d’ingresso
Abbi pietà di me, Signore,
perché ti invoco tutto il giorno:
tu sei buono e pronto al perdono,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca.

Colletta
O Dio, nostro Padre,
unica fonte di ogni dono perfetto,
suscita in noi l’amore per te
e ravviva la nostra fede,
perché si sviluppi in noi il germe del bene
e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
Rinnovaci con il tuo Spirito di verità, o Padre,
perché non ci lasciamo deviare
dalle seduzioni del mondo,
ma come veri discepoli,
convocati dalla tua parola,
sappiamo discernere ciò che è buono e a te gradito,
per portare ogni giorno la croce
sulle orme di Cristo, nostra speranza.
Egli è Dio, e vive e regna con te….

PRIMA LETTURA

Ger 20,7-9

Dal libro del profeta Geremia

Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre;
mi hai fatto violenza e hai prevalso.
Sono diventato oggetto di derisione ogni giorno;
ognuno si beffa di me.
Quando parlo, devo gridare,
devo urlare: «Violenza! Oppressione!».
Così la parola del Signore è diventata per me
causa di vergogna e di scherno tutto il giorno.
Mi dicevo: «Non penserò più a lui,
non parlerò più nel suo nome!».
Ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente,
trattenuto nelle mie ossa;
mi sforzavo di contenerlo,
ma non potevo.

Parola di Dio

 

 Salmo responsoriale

Sal 62

Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

 O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.

Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia:
la tua destra mi sostiene.

 

SECONDA LETTURA

Rm 12,1-2

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

 

Fratelli, vi esorto, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale.
Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.

Parola di Dio

 

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.

Alleluia.

 

 

VANGELO

Mt 16,21-27

 

Dal Vangelo secondo Matteo

 

In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».

Parola del Signore

 

 

  BREVE RIFLESSIONE PERSONALE:

 

 

 

Le letture di questa XXII domenica del tempo ordinario mi sono particolarmente care. Ricordo che quello che scrivo è una visione personale…

 

Io vivo su una sedia a rotelle, a causa di un parto prematuro… Dico sempre che avevo fretta di nascere per vedere le meraviglie del mondo!

Spesso, per questo motivo, mi è stato presentato questo brano evangelico in questo modo: “tu che hai un handicap devi portare la tua croce e donare le tue sofferenze a Cristo per associarsi alla Sua Passione”.

Pur rispettando questa visione ho sempre avuto molta difficoltà ad accettarla. Credo che io debba solamente ringraziare il Signore per avermi donato la vita, è vero, vivo su una sedia a rotelle, non sono del tutto indipendente, a volte è dura, ma non per questo mi ritengo sofferente.

Credo invece fortunato, ho una bella famiglia, amici, sono inserito bene nella società e sono riuscito a raggiungere grandi obiettivi nella mia vita. Se mi lamentassi delle sofferenze fisiche sarei davvero ipocrita. Certamente ripeto, non è sempre facile dover dipendere dagli altri, ma sono convinto che se il Signore ha voluto questo è perché il mio “disegno” è di fare la Sua volontà nella mia condizione.

Dopo tutto la Beata Madre Teresa di Calcutta diceva che la vita è una sfida, è vero, lo è per tutti, ogni uomo a dei momenti difficili da affrontare che creano sofferenze, non solo io che sono disabile. Gesù ha sofferto ed è morto sulla croce per la salvezza e per amore dell’uomo, non credo che voglia vederci soffrire.

 

Mi scuso per essermi dilungato troppo sulla mia vita personale. Permettetemi ancora un paio di considerazioni brevissime sulla liturgia.

 

Gesù usa parole molto forti nel vangelo di questa domenica: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso”. Se vogliamo essere veramente alla sequela del Signore dobbiamo fare in modo che Lui sia sempre al primo posto, Non è facile perché come dice sant’Anselmo: oltre all’abisso tra la mia finitezza e la Tua infinitezza, c’è un altro aspetto: l’anima mia è affumicata dal peccato”. Spesso ci comportiamo come Pietro perché pensiamo secondo gli uomini, addirittura a volte vorremmo allontanarci dal Signore, dire che in fondo non esiste, perché credere in Dio, nella nostra società non è di moda, ma questo è impossibile! Se riusciamo veramente a fare entrare Gesù nella nostra vita, non possiamo fare altro che amarlo. “Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre…. Mi dicevo: «Non penserò più a lui, non parlerò più nel suo nome!». Ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente, trattenuto nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo”.

Ricordo domani alle ore 12.00, la possibilità di seguire in diretta la preghiera dell’Angelus

 

ARRIVEDERCI A MERCOLEDI’ CON UNA NOVITA’… 

 

Di chi è il blog??

Buon Lunedì a tutti! Scusate l’intervento fuori programma, ma quando questa mattina ho letto il commento che ho ricevuto sulla riflessione di domenica mi è sorto un dubbio: “Ma il blog è mio o del Signor Fortunato?”

Forse è meglio chiarire nuovamente l’obiettivo del blog, probabilmente non sono stato chiaro e vi chiedo scusa.

Ho voluto iniziare l’avventura di queste riflessioni semplicemente per condividere con i lettori una riflessione personale e sottolineo personale su quello che il messaggio di Gesù Cristo, mi trasmette ogni domenica, perchè credo sia meraviglioso testimoniare quanto la fede in Gesù sia importante per me e mi coinvolga nella vita quotidiana! Per questo motivo non è mia intenzione scrivere in queste pagine riflessioni di alta teologia, anche perchè credo che in rete ci siano cardinali e sacerdoti che abbiano più competenza.  Il mio desiderio è testimoniare, come una persona comune possa essere interpellata e coinvolta dalle parole di Gesù Cristo!

Per questi motivi  ho la presunzione di pensare che il mio ultimo intervento non abbia qualche cosa che non va e non debba essere ulteriormente approfondito in queste pagine, perchè quella riflessione è il frutto di ciò che la Parola del Signore mi ha trasmesso.

Per tanto Signor Fortunato, le porgo le mie scuse, se questo mio semplice blog non soddisfa le sue aspettative e le consiglio questo sito, che certamente potrà esserle più utile del  mio stupido blog. Oppure se ha voglia di intraprendere con me discussioni teologiche può tranquillamente mandarmi una mail(la trova sull’home page).

Mi scuso infinitamente con tutti coloro che si sentono colpiti o offesi dall’incompletezza dei miei commenti, non è mia intenzione fare lezioni di teologia, ne ho frequentate tante e non mi ritengo assolutamente all’altezza!

Ogni giorno però ci sono decine di persone che entrano in queste pagine, vi ringrazio. Sapete, spesso mi passa la voglia di continuare questa avventura. L’ho iniziata con tanto entusiasmo, con il solo scopo di comunicare quanto è importante nella mia vita Gesù, ma i commenti distruttivi non aiutano. In ogni caso ancora per qualche settimana con grande umiltà e consapevolezza dei miei limiti, terrò aperto questo blog, perchè è un’occasione prima di tutto per me stesso per riflettere ogni settimana su ciò che Dio vuole comunicarmi!

Infine anche se lo ha già fatto il Signor Fortunato, ringrazio Arianna per i suoi complimenti…

Per chi abbia voglia, arrivederci a sabato. Buona settimana. Luca.

 

 

 

Ma voi, chi dite che io sia?

DOMENICA 24 AGOSTO 2008

XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

 

 LITURGIA DELLA PAROLA

 

Antifona d’ingresso
Tendi l’orecchio, Signore, rispondimi:
mio Dio, salva il tuo servo che confida in te:
abbi pietà di me, Signore;
tutto il giorno a te io levo il mio grido.

Colletta
O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli,
concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi
e desiderare ciò che prometti,
perché fra le vicende del mondo
là siano fissi i nostri cuori
dove è la vera gioia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
O Padre, fonte di sapienza,
che nell’umile testimonianza dell’apostolo Pietro
hai posto il fondamento della nostra fede,
dona a tutti gli uomini la luce del tuo Spirito,
perché riconoscendo in Gesù di Nazaret
il Figlio del Dio vivente,
diventino pietre vive
per l’edificazione della tua Chiesa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

 

PRIMA LETTURA

Is 22,19-23

Dal libro del profeta Isaia

Così dice il Signore a Sebna, maggiordomo del palazzo:
«Ti toglierò la carica,
ti rovescerò dal tuo posto.
In quel giorno avverrà
che io chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkìa;
lo rivestirò con la tua tunica,
lo cingerò della tua cintura
e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per il casato di Giuda.
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide:
se egli apre, nessuno chiuderà;
se egli chiude, nessuno potrà aprire.
Lo conficcherò come un piolo in luogo solido
e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre».


Parola di Dio

 

Salmo responsoriale

Sal 137

Signore, il tuo amore è per sempre.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

 

SECONDA LETTURA

Rm 11,33-36

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!
Infatti,
chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore?
O chi mai è stato suo consigliere?
O chi gli ha dato qualcosa per primo
tanto da riceverne il contraccambio?
Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.


Parola di Dio.

 

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Tu sei Pietro e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
Alleluia.

 

 

 

VANGELO

Mt 16,13-20

 

Dal Vangelo secondo Matteo

 

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

Parola del Signore.

 

 

   BREVE RIFLESSIONE PERSONALE:

 

 

Anche in questa domenica, mi sento particolarmente coinvolto e messo in discussione dalla Liturgia. Se la settimana scorsa, la mia riflessione è andata a cadere inevitabilmente sulla mia fede, oggi mi soffermo sulla domanda di Gesù: «Ma voi, chi dite che io sia?» .

Normalmente quando parlo di Gesù, dico sempre che Lui è il centro, il punto di riferimento della mia vita, ma mi rendo conto che spesso sono solo belle parole.

Ci sono due preghiere che recito a memoria, ma che quando penso seriamente alle parole che dico, mi sento veramente piccolo e carico di tutti i miei limiti. Nel Padre Nostro, diciamo: «sia fatta la Tua Volontà», sono Parole Forti: “Signore io mi abbandono completamente A te, certo che ogni cosa che mi accade fa parte di un Tuo disegno e che quindi e giusta”.  Insomma… ci sono eventi difficili  nella vita di tutti, a volte drammatici, incomprensibili umanamente, in quei momenti il primo con cui ce la prendiamo e proprio Dio.

La seconda preghiera è il Credo. Crediamo veramente in tutto quello che diciamo senza dubitare mai? Per esempio: «Credo la Chiesa una Santa Cattolica e Apostolica», lo recitiamo ogni domenica e poi magari siamo i primi a criticare aspramente l’operato o alcune scelte della Chiesa.

 

«Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Per arrivare anche noi a dare questa risposta abbiamo bisogno di due cose: la fede, dono gratuito da parte di Dio, e appunto, l’essere parte della Chiesa: comunità dei credenti in Cristo, guidata dal “Successore di Pietro” che si sostiene nei momenti di difficoltà, e che testimonia con gioia la fede nel Dio di Gesù Cristo, comportandosi proprio come gli Apostoli:  «Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere» (Atti 2,42)

 

Una splendida canzone di Mauro Gioia, “Mani” (che vi consiglio di ascoltare), paragona la Chiesa ad un insieme di “mani che si stringono forte in un cerchio di sguardi che si incrociano, come un abbraccio stretto, per sentire che la Chiesa vive, che vive dentro noi insieme a noi. E sono mani che si tendono in alto, che si aprono grandi per raccogliere, quella forza immensa, che il Signore mette in fondo al cuore e annunciare a tutti che Dio ci ama”.

 
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Chiediamo al Signore di darci la grazia di essere sempre parte di quell’intreccio di mani che si stringono e si tendono in alto e di essere testimoni gioiosi  e instancabili del Suo Amore!

 

Ricordo domenica alle ore 12.00, la possibilità di seguire in diretta la preghiera dell’Angelus.

 

Arrivederci a Sabato prossimo con le letture e il commento di Domenica!

 

 BUONA SETTIMANA A TUTTI!!!