I Domenica di Quaresima, 1° marzo 2009

ANGELUS

Piazza San Pietro,
I Domenica di Quaresima, 1° marzo 2009

Cari fratelli e sorelle!

Oggi è la prima domenica di Quaresima, e il Vangelo, con lo stile sobrio e conciso di san Marco, ci introduce nel clima di questo tempo liturgico: “Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana” (Mc 1,12). In Terra Santa, ad ovest del fiume Giordano e dell’oasi di Gerico, si trova il deserto di Giuda, che per valli pietrose, superando un dislivello di circa mille metri, sale fino a Gerusalemme. Dopo aver ricevuto il battesimo da Giovanni, Gesù si addentrò in quella solitudine condotto dallo stesso Spirito Santo, che si era posato su di Lui consacrandolo e rivelandolo quale Figlio di Dio. Nel deserto, luogo della prova, come mostra l’esperienza del popolo d’Israele, appare con viva drammaticità la realtà della kenosi, dello svuotamento di Cristo, che si è spogliato della forma di Dio (cfr Fil 2,6-7). Lui, che non ha peccato e non può peccare, si sottomette alla prova e perciò può compatire la nostra infermità (cfr Eb 4,15). Si lascia tentare da Satana, l’avversario, che fin dal principio si è opposto al disegno salvifico di Dio in favore degli uomini.

Quasi di sfuggita, nella brevità del racconto, di fronte a questa figura oscura e tenebrosa che osa tentare il Signore, appaiono gli angeli, figure luminose e misteriose. Gli angeli, dice il Vangelo, “servivano” Gesù (Mc 1,13); essi sono il contrappunto di Satana. “Angelo” vuol dire “inviato”. In tutto l’Antico Testamento troviamo queste figure, che nel nome di Dio aiutano e guidano gli uomini. Basta ricordare il Libro di Tobia, in cui compare la figura dell’angelo Raffaele, che assiste il protagonista in tante vicissitudini. La presenza rassicurante dell’angelo del Signore accompagna il popolo d’Israele in tutte le sue vicende buone e cattive. Alle soglie del Nuovo Testamento, Gabriele è inviato ad annunciare a Zaccaria e a Maria i lieti eventi che sono all’inizio della nostra salvezza; e un angelo, del quale non si dice il nome, avverte Giuseppe, orientandolo in quel momento di incertezza. Un coro di angeli reca ai pastori la buona notizia della nascita del Salvatore; come pure saranno degli angeli ad annunciare alle donne la notizia gioiosa della sua risurrezione. Alla fine dei tempi, gli angeli accompagneranno Gesù nella sua venuta nella gloria (cfr Mt 25,31). Gli angeli servono Gesù, che è certamente superiore ad essi, e questa sua dignità viene qui, nel Vangelo, proclamata in modo chiaro, seppure discreto. Infatti anche nella situazione di estrema povertà e umiltà, quando è tentato da Satana, Egli rimane il Figlio di Dio, il Messia, il Signore.

Cari fratelli e sorelle, toglieremmo una parte notevole del Vangelo, se lasciassimo da parte questi esseri inviati da Dio, i quali annunciano la sua presenza fra di noi e ne sono un segno. Invochiamoli spesso, perché ci sostengano nell’impegno di seguire Gesù fino a identificarci con Lui. Domandiamo loro, in particolare quest’oggi, di vegliare su di me e sui collaboratori della Curia Romana che questo pomeriggio, come ogni anno, inizieremo la settimana di Esercizi spirituali. Maria, Regina degli Angeli, prega per noi!

Dopo l’Angelus:

Je suis heureux de vous saluer, chers frères et sœurs francophones, et particulièrement d’accueillir les pèlerins du diocèse d’Arras. En ce premier dimanche de Carême, Jésus nous invite à convertir notre cœur et à croire à la Bonne Nouvelle. Sachons répondre à cet appel du Seigneur par la prière, le jeûne et l’aumône. Ouvrons-nous à la grâce et à la nouveauté de l’Évangile ! Que ce temps du Carême nous donne de faire l’expérience de la miséricorde divine et nous aide à changer radicalement de vie ! Avec ma Bénédiction apostolique.

I am happy to greet all the English-speaking visitors present at today’s Angelus prayer. On this First Sunday of Lent, the Gospel of Saint Mark speaks of Jesus being lead into the desert by the Holy Spirit, tempted by Satan and assisted by the angels. Let us pray that our Lenten journey will strengthen us in the struggle against all forms of temptation. Upon all of you I invoke God’s abundant blessings, and I wish you a pleasant Sunday and a happy stay in Rome!

An diesem ersten Fastensonntag grüße ich gerne alle Brüder und Schwestern aus den Ländern deutscher Sprache. Die vierzig Tage der Fastenzeit erinnern an die vierzig Tage Jesu in der Wüste wie auch an die vierzig Jahre der Wanderung des Volkes Israel durch die Wüste in das verheißene Land. Die Entbehrungen der Wüste öffnen den Blick für das Wesentliche. Was zählt und unser Leben trägt, ist die Bindung an Gott. Die Umkehr, die Hinwendung zu Gott und der Glaube sind Geschenk seiner Gnade und zugleich Aufgabe. Gerade in dieser heiligen Zeit wollen wir unser Leben neu im Herrn festmachen. Dabei stärke und helfe euch der Heilige Geist.

Saludo con afecto a los fieles de lengua española, en particular a los peregrinos de la Parroquia de la Inmaculada de La Carlota, Córdoba, de la Parroquia de Santa Cruz de Ibiza, y de las Parroquias de San José y de San Antón de Murcia. En el mensaje de Cuaresma de este año he querido resaltar el valor y el sentido del ayuno. La privación voluntaria de algo que de por sí es lícito nos ayuda a un mayor dominio de nosotros mismos, a combatir el pecado, a amar más al prójimo, en definitiva, a cumplir con mayor prontitud la voluntad de Dios. Que la Santísima Virgen nos alcance la gracia de vivir con provecho este tiempo de preparación para la Pascua. Feliz domingo.

„Czas się wypełnił i bliskie jest królestwo Boże” (Mk 1, 15). Tak powiedział Pan Jezus do ludzi po zwycięstwie nad szatanem na pustyni. Dzisiaj, w Pierwszą Niedzielę Wielkiego Postu, kieruje te słowa również do nas. Czas zerwać z grzechem, pokonać pokusy, uwierzyć i zaufać Bogu: „Nawracajcie się i wierzcie w Ewangelię!” (Mk 1, 15). Dzieląc się tą refleksją serdecznie pozdrawiam Polaków.

[“Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino” (Mc 1,15). Così disse Gesù alla gente dopo la sconfitta di Satana nel deserto. Oggi, nella Prima Domenica di Quaresima, rivolge queste parole anche a noi. È il tempo di rompere con il peccato, vincere le tentazioni e porre la fiducia in Dio: “Convertitevi e credete al vangelo” (Mc 1,15). Nel partecipare questa riflessione, saluto cordialmente i Polacchi.]

Saluto i lavoratori dello stabilimento FIAT di Pomigliano d’Arco, venuti a manifestare la loro preoccupazione per il futuro di quella fabbrica e delle migliaia di persone che, direttamente o indirettamente, dipendono da essa per il loro lavoro. Penso anche ad altre situazioni ugualmente difficili, come quelle che stanno affliggendo i territori del Sulcis-Iglesiente, in Sardegna, di Prato in Toscana e di altri centri in Italia e altrove. Mi associo ai Vescovi e alle rispettive Chiese locali nell’esprimere vicinanza alle famiglie interessate dal problema, e le affido nella preghiera alla protezione di Maria Santissima e di San Giuseppe, patrono dei lavoratori. Desidero esprimere il mio incoraggiamento alle autorità sia politiche che civili, come anche agli imprenditori, affinché con il concorso di tutti si possa far fronte a questo delicato momento. C’è bisogno, infatti, di comune e forte impegno, ricordando che la priorità va data ai lavoratori e alle loro famiglie.

Saluto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i fedeli provenienti da Salorno, Rubiera, Paestum, San Giovanni a Piro e Fino del Monte, i ragazzi dell’Oratorio “Giovanni Paolo II” di Rozzano e l’Associazione Sportiva “Aniene” di Roma. A tutti auguro una buona domenica e una Quaresima ricca di frutti spirituali.

Lunedì 2 Marzo 2009

Lunedì 2 Marzo 2009
Lunedì
della I settimana di Quaresima
VANGELO
Mt 25,31-46
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?
Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Poi dirà anche a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.
Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna”.

Parola del Signore

 

Ricordo ogni Sera dalle ore 20.05 riflessione sul Vangelo del Giorno

e recita del Santo Rosario. Grazie a Radio Missione Francescana.

BUONA QUARESIMA! Luca.

I DOMENICA DI QUARESIMA

DOMENICA 1 MARZO 2009
I DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B)

LITURGIA DELLA PAROLA

Antifona d’ingresso
Egli mi invocherà e io lo esaudirò;
gli darò salvezza e gloria,
lo sazierò con una lunga vita.

Non si dice il Gloria.

Colletta
O Dio, nostro Padre,
con la celebrazione di questa Quaresima,
segno sacramentale della nostra conversione,
concedi a noi tuoi fedeli
di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo
e di testimoniarlo con una degna condotta di vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

 

PRIMA LETTURA
Gen 9,8-15
Dal libro della Gènesi

Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi, con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall’arca, con tutti gli animali della terra. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra».
Dio disse:
«Questo è il segno dell’alleanza,
che io pongo tra me e voi
e ogni essere vivente che è con voi,
per tutte le generazioni future.
Pongo il mio arco sulle nubi,
perché sia il segno dell’alleanza
tra me e la terra.
Quando ammasserò le nubi sulla terra
e apparirà l’arco sulle nubi,
ricorderò la mia alleanza
che è tra me e voi
e ogni essere che vive in ogni carne,
e non ci saranno più le acque per il diluvio,
per distruggere ogni carne».

Parola di Dio

Salmo responsoriale
Sal 24

Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

SECONDA LETTURA
1Pt 3,18-22
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

Carissimi, Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito. E nello spirito andò a portare l’annuncio anche alle anime prigioniere, che un tempo avevano rifiutato di credere, quando Dio, nella sua magnanimità, pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell’acqua.
Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi; non porta via la sporcizia del corpo, ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo. Egli è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze.

Parola di Dio

Canto al Vangelo
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO
Mc 1,12-15
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Parola del Signore

BREVE RIFLESSIONE PERSONALE:

In questa prima Domenica di quaresima il  Vangelo è ambientato nel deserto, dove Gesù fa esperienza dell’incontro con Satana ed è provato nella tentazione. Il tema del deserto richiama sia il luogo della preghiera solitaria (cf Mc 1,35), del riposo, della lontananza dalle folle, sia il tempo trascorso da Israele nel suo cammino verso la terra promessa.
Vorrei centrare questa breve riflessione due aspetti.

Mi colpisce sempre molto il fatto che, Dio si sia fatto uomo in Gesù, ma che non l’abbia fatto per gioco, ma fino in fondo, tanto da subire le tentazioni di Satana per quaranta giorni ed arrivare a morire nelle più atroci sofferenze inchiodato ad una croce! Perché ha fatto tutto questo? Per amore di ciascuno di noi! Gesù ci dice questo: Io ho sofferto solamente per garantirti la vera felicità, una felicità che non si esaurisce come le cose di questo mondo, ma che dura per l’eternità! Ogni volta che penso a tutto questo, mi rendo conto che sono davvero fortunato ad avere incontrato sulla mia strada Gesù Cristo, che ha donato tutto se stesso per me e in cambio mi chiede solo una cosa: “FIDATI DI ME!”.

Siamo invitati a vivere quaranta giorni di preparazione alla Santa Pasqua, proprio come ha fatto Gesù deserto, Troviamoci il nostri spazzi di calma, di silenzio di preghiera. Freghiamocene un po’ della vita frenetica che ci impone la nostra società, per riscoprire il nostro rapporto con Dio, così non arriveremo soltanto preparati alla Pasqua, ma avremo la possibilità di vivere più serenamente.

Pochi giorni fa ho ritrovato un bellissimo scritto di Papa Giovanni XXIII, che ritengo possa essere utile, sì in Quaresima, ma soprattutto per la vita! Eccolo:     

Decalogo della quotidianità di papa Giovanni XXIII

Solo per Oggi

1) Solo per oggi, cercherò di vivere alla giornata, senza voler risolvere il problema della mia vita tutto in una volta.
2) Solo per oggi, avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà; non alzerò la voce; sarò cortese nei modi; non criticherò nessuno; non pretenderò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso.
3) Solo per oggi, sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell’altro mondo, ma anche in questo.
4) Solo per oggi, mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino tutte ai miei desideri.
5) Solo per oggi, dedicherò dieci minuti del mio tempo a qualche lettura buona, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo, così la buona lettura è necessaria alla vita dell’anima.
6) Solo per oggi, compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.
7) Solo per oggi, farò almeno una cosa che non desidero fare, e se mi sentirò offeso nei miei sentimenti, farò in modo che nessuno se ne accorga.
8) Solo per oggi, mi farò un programma: forse non lo seguirò a puntino, ma lo farò. E mi guarderò da due malanni: la fretta e l’indecisione.
9) Solo per oggi, crederò fermamente, nonostante le apparenze, che la buona provvidenza di Dio si occupa di me come di nessun altro esistente al mondo.
10) Solo per oggi, non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere alla bontà.

Posso ben fare, per dodici ore, ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare per tutta la vita.

“Basta a ciascun giorno il suo a affanno”(Mt6,34).

 

BUONA QUARESIMA!