Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo

DOMENICA 23 NOVEMBRE 2008
 
  XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo

 
LITURGIA DELLA PAROLA

 

Antifona d’ingresso
L’Agnello immolato
è degno di ricevere potenza e ricchezza
e sapienza e forza e onore:
a lui gloria e potenza nei secoli, in eterno.

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che hai voluto rinnovare tutte le cose
in Cristo tuo Figlio, Re dell’universo,
fa’ che ogni creatura, libera dalla schiavitù del peccato,
ti serva e ti lodi senza fine.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
O Padre, che hai posto il tuo Figlio
come unico re e pastore di tutti gli uomini,
per costruire nelle tormentate vicende della storia
il tuo regno d’amore,
alimenta in noi la certezza di fede, che un giorno,
annientato anche l’ultimo nemico, la morte,
egli ti consegnerà l’opera della sua redenzione,
perché tu sia tutto in tutti.
Egli è Dio, e vive e regna con te…

 
PRIMA LETTURA
Ez 34,11-12.15-17
Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.
Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.
A te, mio gregge, così dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri.

Parola di Dio

 

 Salmo responsoriale
Sal 22
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare.
Ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

SECONDA LETTURA
1Cor 15,20-26.28
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.
E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.

Parola di Dio

 

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.
 
VANGELO
Mt 25,31-46
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Parola del Signore

 

   BREVE RIFLESSIONE PERSONALE:

Si conclude oggi con la 34° domenica del Tempo Ordinario l’Anno Liturgico, si celebra anche la solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, voluta da Papa Pio XI che istituì la celebrazione della regalità di Gesù Cristo, nostro Signore, come coronamento dell’intero anno liturgico. La celebrazione doveva essere di domenica, in modo tale che tutto il popolo di Dio, e non solo i chierici e i religiosi, vi prendesse parte, e contemplasse il mistero di Cristo, Figlio di Dio Redentore, e ” Re dei cuori – come recita appunto l’Enciclica – per la sua carità che sorpassa ogni comprensione umana, e per l’attrattiva della sua mansuetudine e benignità (…) Per questa ragione é necessario rivendicare a Cristo, Uomo nel vero senso della parola, il nome e i poteri del Re; infatti, soltanto in quanto uomo, possiamo dire che Egli abbia ricevuto dal Padre la potestà, l’onore e il regno perché, come Verbo, non poteva non avere, in comune col Padre, ciò che è proprio della divinità…”.

Le Letture che ci vengono proposte questo oggi, vanno a comporre un discorso escatologico. Cosa succederà alla fine dei tempi? Quando il Figlio di Dio tornerà ci giudicherà! Chi potrà meritarsi la vita eterna? Come ho già scritto in passato, non bisogna dimenticare che, anche il più santo fra di noi, se non fosse per la misericordia e per l’amore infinito del Padre Eterno, non riuscirebbe ad ottenere la Salvezza soltanto grazie a i suoi meriti!

Cosa possiamo fare noi per cercare di essere riconoscenti (anche solo in parte) dell’amore che il Signore ci dona? Il bellissimo Vangelo di oggi è molto chiaro in proposito : “tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Il nostro compito, cioè quello che il buon Dio desidera da noi è l’aiuto ai fratelli che sono nel bisogno. Non bastano consigli, dobbiamo aiutare concretamente!

Sapete ogni volta che mi trovavo di fronte a questo brano mi sorgeva un dubbio: Gesù ci raccomanda l’importanza delle opere concrete e questo è molto bello, ma si potrebbe obbiettare: “Allora la fede non è importante?”. Credo di avere trovato una risposta a questa domanda questa notte mentre pensavo a quello che avrei scritto. Solo grazie alla fede in Gesù Cristo e prendendo Lui come esempio, possiamo realmente capire e rendere concreto l’aiuto al fratello senza aspettarci nulla in cambio, soltanto per Amore!

 

IN OCCASIONE DEL NUOVO ANNO LITURGICO E PER CERCARE DI VIVERE AL MEGLIO IL TEMPO DI AVVENTO ORMAI ALLE PORTE, STO PREPARANDO DELLE NOVITÀ CHE SCOPRIRETE IN SETTIMANA!

Colgo l’occasione per ringraziare di cuore tutti i visitatori di questo blog siete sempre di più. Questa per me è una grande soddisfazione! Mancano i vostri commenti, mi farebbero davvero piacere! 
Grazie a tutti! Luca.

 
BUONA SETTIMANA!

Una risposta a “Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo”

  1. Gent/mo Lucadp 1982,
    guardando il Vostro pregevole sito ho pensato che, forse, sarebbe interessante inserire una riflessione – in relazione a quanto letto su un altro pure pregevole sito gvonline.it in merito all’articolo ” LE REAZIONI IN DIOCESI. SORMANI: LA BIBBIA ANDREBBE PROCLAMATA”, fatta a seguito della relazione al Sinodo della Parola di Dio del Patriarca di Venezia, Card. Angelo Scola, a cui molto devotamente invio i più deferenti e rispettosissimi saluti, del 17 ottobre 2008 – per fare presente quanto segue:
    Il “foglietto” che comunemente viene distribuito in Chiesa ha il solo scopo di aiutare i fedeli a seguire meglio e con più cognizione le varie letture che vengono lette durante la S. Messa. Ed il diacono Sormani nel detto articolo, ad un certo punto, scrive: “Per questo è importante che la Parola di Dio sia proclamata in modo da poterla ascoltare: noi spesso nelle nostre assemblee sentiamo leggere (e non proclamare) la Parola di Dio da bambini, da persone che sussurrano, da persone che leggono tutto d’un fiato….a scapito dell’ascolto.E anche i foglietti della Messa domenicale ci diseducano a concentrarci nell’ascolto: ce la leggiamo per conto nostro la Parola di Dio, come uno scritto che Dio ha fatto pervenire per noi soli”.
    Ecco, credo, si ammetterà che quel modo di leggere (e non proclamare) la parola di Dio a quel modo “da persone che sussurrano …che leggono tutto d’un fiato” sia effettivamente disagevole. Ma tant’è! E come si ovvia a tale inconveniente? Forse eliminando i “foglietti” come sembra auspicare l’articolo? Ma così facendo non si rende un discutibile servizio ai fedeli?
    Molti fedeli vengono la domenica a Messa perché sentono il bisogno di sintonizzarsi con il Signore e non passare quell’ora tanto per puro formalismo cattolico; no, penso che il credente vuole ascoltare e seguire ogni passo delle letture o del Vangelo e di poter rispondere in modo cosciente nelle varie preghiere.
    Ma vi immaginate che, vuoi perché il microfono non è ben stabilizzato o perché il lettore, di solito fanciulli, leggono, appunto, di corsa come se leggessero un giornale, poi aggiungete magari il rumore di sottofondo del traffico fuori della Chiesa; ma poi, soprattutto, come non pensare che vi possono essere tra i fedeli anche delle persone deboli di udito, per lo più anziane, (oh si potesse sapere quanto è già di per se fonte di disagio e di grande frustrazione quel sentire ma non capire di coloro che si trovano in quella sfortunata condizione: solo il Cielo lo sa!) e per giunta la Chiesa (ma sicuramente non tutta) li vuol, altresì, penalizzare non consentendo quel piccolo aiuto –“il foglietto” – onde riuscire a seguire tutte le fasi delle letture senza magari perdere qualche parola che poi finirebbe con lo stravolgere il giusto significato (si pensi ad es. alle tante letture del Vecchio Testamento che sono molte volte anche abbastanza difficili) della parola di Dio letta in quel momento, senza che il povero fedele si possa sentire afflitto, frastornato e depresso nel suo intimo per non avere sentito bene ogni lettura della Messa?
    Ma la Chiesa è Madre di misericordia e proclama che la “carità” è l’essenza del Vangelo e quindi se non si fa un po’ di carità anche verso quei nostri fratelli più bisognosi di altri – fra l’altro senza nessun considerevole costo – come pensate che Nostro Signore sarà contento di noi e del nostro modo di aprirci ai fratelli, come si predica sempre, da mane a sera, dai vari pulpiti?
    Inoltre proprio ieri 22 novembre 2008 il S. Padre ricevendo i pellegrini della Diocesi di Amalfi, in Vaticano, ha detto che”saremo giudicati da Dio anche dell’amore e della carità concreta che avremo riservato nei confronti del prossimo, in particolare dei “piccoli”, delle persone in maggiore difficoltà, gli affamati, gli stranieri ecc. Cioè Cristo si identifica con i suoi “fratelli più piccoli”, e il giudizio finale sarà il rendiconto di quanto è già avvenuto nella vita terrena” ecc.
    Ovviamente questa mia non vuole essere una vena polemica nei confronti dell’illustre diacono Sormani, ma semplicemente vuole contribuire ad un maggior dialogo fra la Chiesa ed il mondo dei fedeli specie oggi che la nostra società è già tanto frastornata e preoccupata da gravi problemi di ordine sociale ed economico.
    Con molta cordialità
    Giuseppe / alias Sobiesky
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    Gent/mo Lucadp 1982 questo post è stato inviato a http://www.gvonline.it; inoltre appare sul mio recentissimo blog che può essere trovato su google scrivendo: “lafinestradipino/alias Sobiesky”; spero di averLe fatto cosa gradita ed intanto colgo l’occasione per ringraziarla e farLe i complimenti per il suo “straordinario” blog. Infine una gentilezza: posso indicare l’indirizzo del suo blog http://www.vangelodelladomenica.myblog.it/ all’interno del mio blog sopraindicato?
    23.11.2008 Cordialmente Sobiesky

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