DOMENICA 6 NOVEMBRE 2016

DOMENICA 6 NOVEMBRE 2016
XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

gesu1«Dio non è dei morti, ma dei viventi».

Liturgia della Parola

Antifona d’ingresso
La mia preghiera giunga fino a te;
tendi, o Signore, l’orecchio alla mia preghiera.
Colletta
Dio grande e misericordioso,
allontana ogni ostacolo
nel nostro cammino verso di te,
perché, nella serenità del corpo e dello spirito,
possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
O Dio, Padre della vita e autore della risurrezione,
davanti a te anche i morti vivono;
fa’ che la parola del tuo Figlio,
seminata nei nostri cuori,
germogli e fruttifichi in ogni opera buona,
perché in vita e in morte
siamo confermati nella speranza della gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…  

PRIMA LETTURA
2Mac 7,1-2.9-14     
Dal secondo libro dei Maccabèi

In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: «Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padri».
[E il secondo,] giunto all’ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dell’universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna».
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: «Dal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perché da lui spero di riaverle di nuovo». Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: «È preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarà davvero risurrezione per la vita».

Parola di Dio

Salmo responsoriale
Sal 16
Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.   

Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.

Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.

Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.         

SECONDA LETTURA
2Ts 2,16-3,5       
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non è di tutti. Ma il Signore è fedele: egli vi confermerà e vi custodirà dal Maligno.
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo già lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori all’amore di Dio e alla pazienza di Cristo.

Parola di Dio

Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo è il primogenito dei morti:
a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.    
Alleluia.

VANGELO
Lc 20,27-38    
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».

Parola del Signore

Breve riflessione personale:

Trovate la mia riflessione audio e di seguito quella scritta, così potete scegliere la più utile per la vostra meditazione.

Dice Gesù: «Infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio».
Che meraviglia! Dev’essere questo il centro della nostra fede! Gesù Cristo con la sua passione, morte e risurrezione, ha definitivamente sconfitto la morte, quella bestia che ci fa più paura di tutto il resto!
Gesù ha fatto in modo che la nostra vita non si concluda nel buio di un sepolcro, ma che si trasformi in quella che sarà la vita eterna, nella quale potremo godere, come gli angeli, dell’amore infinito del buon Dio. È questo ciò che dobbiamo metterci in testa!
Il Vangelo di questa domenica si conclude così: «Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Spesso nelle nostre liturgie eucaristiche mettiamo l’accento, sulla passione, sulla morte di Cristo, sulla sua sofferenza, mettendo in secondo piano la risurrezione.  Questo è sbagliato! Dobbiamo ricordarci che la passione, morte e risurrezione di Gesù sono una cosa unica.  La passione e la croce, sono uno strumento per arrivare alla gioia della risurrezione, il centro della nostra fede è quel sepolcro vuoto che le donne trovano la domenica di Pasqua.
Noi dobbiamo credere e testimoniare con gioia che nessuno di noi morirà! Tutti se lo vogliamo e ci crediamo saremo risorti insieme a Cristo, anzi, lo siamo già!


Buona domenica a Tutti! Pace e bene!
Luca

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