XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DOMENICA 3 OTTOBRE 2010
XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

LITURGIA DELLA PAROLA

Antifona d’ingresso
Tutte le cose sono in tuo potere, Signore,
e nessuno può resistere al tuo volere.
Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse;
tu sei il Signore di tutto l’universo.
Colletta
O Dio, fonte di ogni bene,
che esaudisci le preghiere del tuo popolo
al di là di ogni desiderio e di ogni merito,
effondi su di noi la tua misericordia:
perdona ciò che la coscienza teme
e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
O Padre, che ci ascolti se abbiamo fede
quanto un granello di senapa,
donaci l’umiltà del cuore,
perché, cooperando con tutte le nostre forze
alla crescita del tuo regno,
ci riconosciamo servi inutili,
che tu hai chiamato a rivelare le meraviglie del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA
Ab 1,2-3;2,2-4
Dal libro del profeta Abacuc

Fino a quando, Signore, implorerò aiuto
e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!»
e non salvi?
Perché mi fai vedere l’iniquità
e resti spettatore dell’oppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perché la si legga speditamente.
È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà.
Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede».

Parola di Dio

Salmo responsoriale
Sal 94
Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

SECONDA LETTURA
2Tm 1,6-8.13-14
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.

Parola di Dio

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
La parola del Signore rimane in eterno:
e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato.
Alleluia.

VANGELO
Lc 17,5-10
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

Parola del Signore

BREVE RIFLESSIONE PERSONALE:

Davanti alle Letture di questa Domenica, mi fermo a riflettere su quanto è salda la mia fede e subito mi scontro con la mia fragilità umana. Spesso anche io mi riconosco nello sfogo del Profeta Abacuc. Nei momenti di difficoltà è difficile sentire il Signore vicino, la nostra fede viene messa alla prova e la maggior parte delle volte cadiamo. A parole è semplice dire di credere in Dio, considerare l’insegnamento di Gesù in ottimo ideale, ma avere davvero fede, avere un rapporto vero con il Signore è tutta un’altra storia! Nella Prima Lettura le Parole di Dio sono molto chiare: «Il giusto vivrà per la fede».

La nostra fede però è davvero povera, o meglio la mia! L’ammonimento di Gesù nel Vangelo mi ha toccato profondamente e lo fa ogni volta che leggo questo versetto: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sradicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe». Posso solo ammettere davanti al Signore di avere una fede debole e affidarmi alla Sua infinita misericordia!

Sono consapevole che questo non basta. Sarebbe troppo comodo ammettere i miei limiti e i miei errori, aspettando che faccia tutto il Signore, senza cercare di migliorare.
Siamo chiamati, dice san Paolo a Timoteo a non vergognarci nel dare testimonianza al Signore nostro. Per farlo dobbiamo chiedere a Lui, come hanno fatto i discepoli, di aumentare la nostra fede e di aiutarci giorno per giorno a riscoprire dentro di noi lo Spirito di forza che il Signore ci ha donato, e cercare sempre più di essere veri Testimoni del Suo Vangelo.

LE DIRETTE DELLA SETTIMANA:

Domenica 3 Ottobre dalle ore 10, potrete seguire la diretta della VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE BENDETTO XVI A PALERMO – Santa Messa e recita dell’Angelus presso il Foro Italico Umberto I.

Lunedì 4 Ottobre dalle ore 10: SANTA MESSA IN OCCASIONE DELLA FESTA DI SAN FRANCESCO D’ASSISI.

BUONA SETTIMANA A TUTTI!

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