DOMENICA 27 MAGGIO 2018

DOMENICA 27 MAGGIO 2018
SANTISSIMA TRINITA’ (ANNO B)

VANGELO
Mt 28,16-20
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Parola del Signore

Riflessione personale:

«Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».


Chissà se Dio c’è. E se ha a che fare con me.

Chissà se, alla fine della fiera, la sua presenza potrebbe farci capire cosa siamo e cosa ci stiamo a fare su questa terra. Tutti insieme. Ma anche personalmente, io, me, adesso.
Sono pensieri che, d’ogni tanto, riescono a far breccia nel caos della nostra quotidianità sempre di corsa, sempre inquieta, a volte inutile.
I pigri non si pongono troppe domande, dicono che va bene il Dio che gli hanno insegnato, ma che non rompa troppo, cortesemente. Altri, ugualmente pigri, giocano a dirsi atei, per non pensare troppo.
Ma gli atei veri, quelli seri, sanno bene che dietro queste domande si nasconde una sfida immane.
I credenti veri, ugualmente inquieti, cercano, scrutano, osano, camminano, chiedono.
Dio c’è, dice Gesù. Ed è molto diverso da come ce lo siamo immaginati.

Dice l’autore del Deuteronomio.
Interroga pure chi vuoi e fammi sapere se si è mai sentito dire che una divinità si sia occupata degli uomini, abbia udito il loro grido, sia intervenuta, abbia agito.
Chiedilo ai greci e ai romani, con loro Pantheon fatto di divinità umorali e capricciose. Chiedilo agli assiri, agli egiziani, ai medi e ai parti, che giungono ad immolare le persone per saziare i loro dei e hanno costruito le tombe più grandi della storia umana. Una fede di morti, un paese di morte.
Chiediamolo anche noi, alle persone che incontriamo, superando la superficialità di chi crede di credere e di sapere. Chiediamolo a noi stessi, proviamo a capire qual è il Dio in cui crediamo, di cui ci fidiamo.
Non quello dei tagliagole (oggi islamici, in passato anche cristiani).
Non quello che benedice i ricchi e i vincenti.
Non quello inamovibile di chi si crede sempre dalla parte dei giusti.
No, non si è mai sentito parlare di un Dio che si è sporcato le mani, che ha avuto compassione e ha agosto, non scherziamo. Mette i brividi.

Né, tantomeno, si è mai sentito dire che Dio è buon padre, una buona madre.
Un padre/madre equilibrato, saggio, che ascolta ma lascia crescere, che indica ma non forza, che accompagna ma non obbliga.
Un Dio adulto che ci tratta da adulti e ci fa crescere.
Ci voleva lo Spirito per capirlo. Ci vuole lo Spirito per crederci.
Solo nello Spirito riusciamo a capire e a sperimentare.
Ma ci voleva una Pentecoste e Gesù che ci spiegasse, alla fine, la cosa più inimmaginabile.
Dio è trinità.
Cioè comunione.
Se noi vediamo “da fuori” che Dio è unico, in realtà questa unità è frutto della comunione del Padre col Figlio nello Spirito Santo. Talmente uniti da essere uno, talmente orientati l’uno verso l’altro da essere totalmente uniti.
Dio non è solitudine, immutabile e asettica perfezione, ma è danza, festa, relazione, comunicazione, comunione, abbraccio, intesa.
Solo Gesù poteva farci accedere alla stanza interiore di Dio, solo Gesù poteva svelarci l’intima gioia di Dio: la comunione.

Il grande sogno di Dio, la Chiesa, va costruito a immagine della Trinità.
La nostra comunità prende ispirazione da Dio-Trinità, guarda a lui per intessere rapporti, per rispettare le diversità, per superare le difficoltà. Guardando al nostro modo di essere, di relazionarci, di rispettarci, di essere autentici, chi ci sta intorno capirà chi è Dio e per noi l’idea di un Dio che è Trinità diventerà luce.
Questo è il Dio che Gesù è venuto a raccontare.
Vogliamo ancora tenerci l nostro vecchio e inutile Dio?


Buona settimana a tutti!
Il Signore vi dia Pace!
Un abbraccio.
Luca

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