DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017

DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017
VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
«Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia».

Liturgia della Parola

Antifona d’ingresso
Il Signore è mio sostegno,
mi ha liberato e mi ha portato al largo,
è stato lui la mia salvezza,
perché mi vuol bene.
Colletta
Concedi, Signore,
che il corso degli eventi nel mondo
si svolga secondo la tua volontà
nella giustizia e nella pace,
e la tua Chiesa si dedichi con serena fiducia
al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
Padre santo,
che vedi e provvedi a tutte le creature,
sostienici con la forza del tuo Spirito,
perché in mezzo alle fatiche
e alle preoccupazioni di ogni giorno
non ci lasciamo dominare dall’avidità e dall’egoismo,
ma operiamo con piena fiducia
per la libertà e la giustizia del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…   

PRIMA LETTURA
Is 49,14-15
Dal libro del profeta Isaìa

Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato».
Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se costoro si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai.

Parola di Dio

Salmo responsoriale
Sal 61
Solo in Dio riposa l’anima mia.
Benedici il Signore, anima mia,
quantoSolo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia salvezza.
Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: mai potrò vacillare.

Solo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia speranza.
Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: non potrò vacillare.

In Dio è la mia salvezza e la mia gloria;
il mio riparo sicuro, il mio rifugio è in Dio.
Confida in lui, o popolo, in ogni tempo;
davanti a lui aprite il vostro cuore.

SECONDA LETTURA
1Cor 4,1-5
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, ognuno ci consideri come servi di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Ora, ciò che si richiede agli amministratori è che ognuno risulti fedele.
A me però importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, io non giudico neppure me stesso, perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore!
Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode.

Parola di Dio

Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è viva ed efficace,
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.   
Alleluia.

VANGELO
Mt 6,24-34
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

Parola del Signore

Breve riflessione personale:
Trovate la mia riflessione audio e di seguito quella scritta, così potete scegliere la più utile per la vostra meditazione.


Si dice che uno dei caratteri distintivi della nostra società sia l’attivismo frenetico, motivato, secondo gli esperti, da due ragioni: si corre per afferrare l’attimo fuggente, per non farsi scappare soddisfazioni che si teme non si ripresenteranno, oppure si va di fretta per fare tutto quello che si pensa possa assicurare un domani senza preoccupazioni. In fondo, le due ragioni hanno la stessa matrice: l’inquietudine circa il domani. E così, nell’illusione di evitare ipotetiche ansie future (di un futuro cui nessuno può essere certo di arrivare), riempiamo di ansie (vere) il presente. Da qui nascono tutti i disturbi moderni: gastrite, riflusso gastrico… Questo in verità non deve essere solo un atteggiamento di oggi, se già più di duemila anni fa  Gesù ne denunciava l’assurdità, invitando piuttosto a confidare nella Provvidenza: il che non significa vivere da incoscienti, senza far nulla, aspettando la manna dal cielo; significa non dare alle cose materiali un’importanza maggiore di quella effettiva, caricandola inoltre di quanto si teme possa accadere in futuro. Questo è da pagani, dice Gesù, cioè da gente senza fede; “cercate invece anzitutto il regno di Dio e la sua giustizia”, vale a dire, ciò che è giusto davanti a Dio. Il resto verrà da sé: Dio è Padre, e non trascura chi si ricorda di essere suo figlio. “Non preoccupatevi del domani; a ciascun giorno basta la sua pena”. Quale saggezza, quale conforto!
“Cercate anzitutto il regno di Dio”. L’esortazione è rivolta ad ogni uomo e ad ogni donna, e ciascuno la deve mettere in pratica come gli è dato, secondo i doni ricevuti e le situazioni in cui vive.

Dio è amore! Non possono mancare in Lui quelle tenerezze che noi attribuiamo di preferenza alle nostre mamme. “Si dimentica forse una donna del suo bambino? Anche se lei si dimenticasse, io invece non ti dimenticherò mai”. Non è soltanto una splendida dichiarazione di amore: tutta la storia della salvezza è la conferma di questo amore viscerale di Dio per le sue creature. Egli è il Dio fedele lento all’ira e grande nell’amore. Egli perdona,  Egli attende con impazienza il figlio che si è perduto; non vede l’ora di dargli il suo abbraccio e riaverlo come figlio.

Non dobbiamo avere paura di farci amare da Dio!
Fidiamoci di Dio, confidiamo in Lui, sicuri che non c’è errore troppo grande ai Suoi occhi che non può essere perdonato!
Dio ci ama sempre e comunque! Per questo dobbiamo essere felici!


Da mercoledì ci metteremo tutti in cammino verso la Pasqua. Per tutto il Tempo di Quaresima, al mattino, pubblicherò il Vangelo del giorno, accompagnato da un breve pensiero.

Buona settimana a tutti! Pace e bene!
Luca

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