Domenica, 17 luglio 2011

BENEDETTO XVI

ANGELUS

Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo
Domenica, 17 luglio 2011

Cari fratelli e sorelle!

Le parabole evangeliche sono brevi narrazioni che Gesù utilizza per annunciare i misteri del Regno dei cieli. Utilizzando immagini e situazioni della vita quotidiana, il Signore “vuole indicarci il vero fondamento di tutte le cose. Egli ci mostra … il Dio che agisce, che entra nella nostra vita e ci vuole prendere per mano” (Gesù di Nazaret. I, Milano, 2007, 229). Con tale genere di discorsi, il divino Maestro invita a riconoscere anzitutto il primato di Dio Padre: dove Lui non c’è, niente può essere buono. E’ una priorità decisiva per tutto. Regno dei cieli significa, appunto, signoria di Dio, e ciò vuol dire che la sua volontà dev’essere assunta come il criterio-guida della nostra esistenza.

Il tema contenuto nel Vangelo di questa domenica è proprio il Regno dei cieli. Il “cielo” non va inteso soltanto nel senso dell’altezza che ci sovrasta, poiché tale spazio infinito possiede anche la forma dell’interiorità dell’uomo. Gesù paragona il Regno dei cieli ad un campo di grano, per farci comprendere che dentro di noi è seminato qualcosa di piccolo e nascosto, che, tuttavia, possiede un’insopprimibile forza vitale. Malgrado tutti gli ostacoli, il seme si svilupperà e il frutto maturerà. Questo frutto sarà buono solo se il terreno della vita sarà stato coltivato secondo la volontà divina. Per questo, nella parabola del buon grano e della zizzania (Mt 13,24-30), Gesù ci avverte che, dopo la semina fatta dal padrone, “mentre tutti dormivano” è intervenuto “il suo nemico”, che ha seminato l’erba cattiva. Questo significa che dobbiamo essere pronti a custodire la grazia ricevuta dal giorno del Battesimo, continuando ad alimentare la fede nel Signore, che impedisce al male di mettere radici. Sant’Agostino, commentando questa parabola, osserva che “molti prima sono zizzania e poi diventano buon grano” e aggiunge: “se costoro, quando sono cattivi, non venissero tollerati con pazienza, non giungerebbero al lodevole cambiamento” (Quaest. septend. in Ev. sec. Matth., 12, 4: PL 35, 1371).

Cari amici, il Libro della Sapienza – da cui è tratta oggi la prima Lettura – evidenzia questa dimensione dell’Essere divino e dice: “Non c’è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose … La tua forza infatti è principio della giustizia, e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti” (Sap 12,13.16); e il Salmo 85 lo conferma: “Tu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi t’invoca” (v. 5). Se dunque siamo figli di un Padre così grande e buono, cerchiamo di assomigliare a Lui! Era questo lo scopo che Gesù si prefiggeva con la sua predicazione; diceva infatti a chi lo ascoltava: “Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt 5,48). Rivolgiamoci con fiducia a Maria, che ieri abbiamo invocato con il titolo di Vergine Santissima del Monte Carmelo, perché ci aiuti a seguire fedelmente Gesù, e così a vivere da veri figli di Dio.

APPELLO

Cari amici, innanzitutto un appello.

Con profonda preoccupazione seguo le notizie provenienti dalla regione del Corno d’Africa e in particolare dalla Somalia, colpita da una gravissima siccità e in seguito, in alcune zone, anche da forti piogge, che stanno causando una catastrofe umanitaria. Innumerevoli persone stanno fuggendo da quella tremenda carestia in cerca di cibo e di aiuti.

Auspico che cresca la mobilitazione internazionale per inviare tempestivamente soccorsi a questi nostri fratelli e sorelle già duramente provati, tra cui vi sono tanti bambini. Non manchi a queste popolazioni sofferenti la nostra solidarietà e il concreto sostegno di tutte le persone di buona volontà.

Dopo l’Angelus

Chers pèlerins francophones, le temps des vacances est certainement propice à un enrichissement culturel et spirituel. À travers les innombrables sites et monuments que vous visitez, puissiez-vous découvrir la beauté de ce patrimoine universel qui nous relie à nos racines! Soyez attentifs à vous laisser questionner par le bel idéal qui animait les bâtisseurs de cathédrales et d’abbayes, quand ils édifiaient ces signes éclatants de la présence de Dieu sur notre terre. Que cet idéal devienne le vôtre et que l’Esprit Saint, qui voit le fond des cœurs, vous inspire de prier dans ces lieux en rendant grâce et en intercédant pour l’humanité du 3ème millénaire! Je vous bénis de grand cœur, particulièrement les familles ici présentes!

I offer a warm welcome to the English-speaking visitors gathered for this Angelus prayer, including the pilgrims from Meath, Ireland and from Nazareth, the home of Jesus. Today’s Gospel encourages us to let the good seed of God’s word bear fruit in our lives and to trust in his mysterious plan for the growth of the Kingdom. Let us work for an abundant harvest of holiness in the Church and ask to be found among Christ’s righteous ones on the day of judgment. Upon all of you I invoke the Lord’s abundant blessings of joy and peace!

Ganz herzlich begrüße ich die Pilger und Besucher deutscher Sprache. Im heutigen Evangelium vom Acker, auf dem Weizen und Unkraut nebeneinander wachsen, spricht Christus von der Güte und von der Langmut Gottes in dieser Zeit. Am Ende der Welt aber kommt es zur Scheidung: Der Herr der Ernte führt die Gerechten in sein Reich, die Bösen hingegen werden dem Gericht übergeben. Das Wort Jesu soll auch uns heute Mahnung sein, mit seiner Gnade immer mehr Weizen zu werden, damit sich der große Plan der Liebe Gottes an uns und an der Welt erfüllen kann. Der Herr segne euch alle.

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española presentes en esta oración mariana, así como a los que se unen a ella por medio de la radio y la televisión. La liturgia de hoy nos presenta a Dios, bondadoso y rico en clemencia, que gobierna el mundo con sabiduría y cuya paciencia no tiene medida, otorgando al pecador el tiempo necesario para la conversión. En estos días, que para muchos son de descanso, invito a todos a abrir el corazón a la divina Palabra, para aprender cómo se comporta Aquel que todo lo puede y reflejar en nuestras vidas la grandeza de su amor y misericordia. Que a ello nos ayude la Santísima Virgen María. Feliz domingo.

Witam serdecznie przybyłych do Castel Gandolfo Polaków. Pozdrawiam również waszych rodaków w Polsce i w świecie. Wczoraj obchodziliśmy wspomnienie Matki Bożej Szkaplerznej. Szkaplerz, to znak szczególnej łączności z Jezusem i Maryją. Dla tych, którzy go noszą, znak synowskiego oddania się Niepokalanej. Niech Maryja, najlepsza Matka otacza nas zawsze swoim płaszczem w walce ze złem. Polecam was Jej opiece i z serca błogosławię.

[Do il mio benvenuto ai Polacchi venuti qui a Castel Gandolfo. Saluto anche i vostri connazionali in Polonia e nel mondo. Ieri abbiamo celebrato la memoria di Maria Madre di Dio dello Scapolare [B.V. Maria del Monte Carmelo]. Lo scapolare è un particolare segno dell’unione con Gesù e Maria. Per coloro che lo portano è un segno del filiale abbandono alla protezione della Vergine Immacolata. Nella nostra battaglia contro il male, Maria, nostra Madre ci avvolga con il suo manto. Vi affido alla Sua protezione e vi benedico di cuore.]

Rivolgo infine un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare ai fedeli della parrocchia di S. Barnaba Apostolo, in Marino, a quelli della parrocchia di S. Maria degli Angeli, in Caraffa del Bianco e a quelli di Monteleone di Puglia. A tutti auguro una buona domenica. Grazie. Il Signore vi benedica.

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