DOMENICA 10 SETTEMBRE 2017
XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
Liturgia della Parola
Antifona d’ingresso
Tu sei giusto, Signore,
e sono retti i tuoi giudizi:
agisci con il tuo servo secondo il tuo amore.
Colletta
O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo,
guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione,
perché a tutti i credenti in Cristo
sia data la vera libertà e l’eredità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…
Oppure:
O Padre, che ascolti quanti si accordano
nel chiederti qualunque cosa nel nome del tuo Figlio,
donaci un cuore e uno spirito nuovo,
perché ci rendiamo sensibili
alla sorte di ogni fratello
secondo il comandamento dell’amore,
compendio di tutta la legge.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…
PRIMA LETTURA
Ez 33,1.7-9
Dal libro del profeta Ezechièle
Mi fu rivolta questa parola del Signore:
«O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia.
Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te.
Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato».
Parola di Dio
Salmo responsoriale
Sal 94
Ascoltate oggi la voce del Signore.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».
SECONDA LETTURA
Rm 13,8-10
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge.
Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso».
La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.
Parola di Dio
Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.
VANGELO
Mt 18,15-20
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
Parola del Signore
Spazio della riflessione
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo».
Quanto è difficile giudicare secondo il cuore (largo) di Dio! Eppure… se i discepoli del Misericordioso non trovano un modo di sostenersi e di aiutarsi anche quando sbagliano, chi lo saprà fare?
È ancora più difficile correggersi…
La Parola si fa preghiera:
Signore,
ogni volta che mi accosto alla tua Parola mi rendo conto di quanto noi esseri umani siamo piccoli a confronto tuo. Abbiamo veramente tanto da imparare.
Tu ci indichi la correzione fraterna, come al solito la tua proposta è piena di buon senso: discrezione, umiltà, delicatezza verso chi sbaglia, lasciandogli il tempo di riflettere, poi l’intervento di qualche fratello, infine della comunità.
Quanto siamo lontano da questa prassi evangelica! Noi nella maggior parte dei casi anche se il motivo dell’incomprensione è di poco conto, ci infervoriamo e invece di cercare una soluzione, parliamo male del nostro fratello creando ancor più divisione nella comunità.
Eppure, nessuno è perfetto, solo tu lo sei, buon Dio. Quanto siamo bravi nel giudicare gli altri senza alcuna pietà, e allo stesso tempo ad essere tanto indulgenti con noi stessi.
Aiutaci Signore ad essere più comunità che si ama e si sostiene.
Facci capire che sei comunque sempre Tu al centro della comunità e delle nostre vite. Spesso pretenderemmo da Te che ti comportassi come il genio della lampada: sei bravo se esaudisci ciò che ti chiediamo, nei modi e nei tempi che vogliamo noi. Non funziona così. Insegnaci ad imparare a fidarci e ad affidarci a Te che ci ami e vuoi il nostro bene. Il tuo amore rimane una certezza anche nei momenti di difficoltà, anche nei quando umanamente ci sentiamo soli e non capiamo.
Io confido in te Signore. Amen!
La Parola si fa azione concreta:
Grazie alla Tua Parola, buon Dio, da oggi mi impegno ad affidarmi di più a Te e ad essere “ponte” all’interno della comunità, senza creare divisioni.
—
Cari amici,
spero con tutto il cuore che apprezziate la nuova modalità con cui ho deciso di riflettere sulla Parola. Di commenti al testo ce ne sono tanti. Da oggi il mio approccio vuole essere più personale e concreto. Come dicevo Domenica scorsa e lo ribadisco perché ne sono fermamente convinto: se l’incontro con Cristo, non trasforma la nostra vita e non la rende migliore, non serve a nulla!
—
Buona settimana a tutti!
Il Signore vi benedica, vi protegga e vi doni tanta gioia!
Un abbraccio.
Luca