Ma voi, chi dite che io sia?

DOMENICA 24 AGOSTO 2008

XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

 

 LITURGIA DELLA PAROLA

 

Antifona d’ingresso
Tendi l’orecchio, Signore, rispondimi:
mio Dio, salva il tuo servo che confida in te:
abbi pietà di me, Signore;
tutto il giorno a te io levo il mio grido.

Colletta
O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli,
concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi
e desiderare ciò che prometti,
perché fra le vicende del mondo
là siano fissi i nostri cuori
dove è la vera gioia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
O Padre, fonte di sapienza,
che nell’umile testimonianza dell’apostolo Pietro
hai posto il fondamento della nostra fede,
dona a tutti gli uomini la luce del tuo Spirito,
perché riconoscendo in Gesù di Nazaret
il Figlio del Dio vivente,
diventino pietre vive
per l’edificazione della tua Chiesa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

 

PRIMA LETTURA

Is 22,19-23

Dal libro del profeta Isaia

Così dice il Signore a Sebna, maggiordomo del palazzo:
«Ti toglierò la carica,
ti rovescerò dal tuo posto.
In quel giorno avverrà
che io chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkìa;
lo rivestirò con la tua tunica,
lo cingerò della tua cintura
e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per il casato di Giuda.
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide:
se egli apre, nessuno chiuderà;
se egli chiude, nessuno potrà aprire.
Lo conficcherò come un piolo in luogo solido
e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre».


Parola di Dio

 

Salmo responsoriale

Sal 137

Signore, il tuo amore è per sempre.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

 

SECONDA LETTURA

Rm 11,33-36

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!
Infatti,
chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore?
O chi mai è stato suo consigliere?
O chi gli ha dato qualcosa per primo
tanto da riceverne il contraccambio?
Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.


Parola di Dio.

 

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Tu sei Pietro e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
Alleluia.

 

 

 

VANGELO

Mt 16,13-20

 

Dal Vangelo secondo Matteo

 

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

Parola del Signore.

 

 

   BREVE RIFLESSIONE PERSONALE:

 

 

Anche in questa domenica, mi sento particolarmente coinvolto e messo in discussione dalla Liturgia. Se la settimana scorsa, la mia riflessione è andata a cadere inevitabilmente sulla mia fede, oggi mi soffermo sulla domanda di Gesù: «Ma voi, chi dite che io sia?» .

Normalmente quando parlo di Gesù, dico sempre che Lui è il centro, il punto di riferimento della mia vita, ma mi rendo conto che spesso sono solo belle parole.

Ci sono due preghiere che recito a memoria, ma che quando penso seriamente alle parole che dico, mi sento veramente piccolo e carico di tutti i miei limiti. Nel Padre Nostro, diciamo: «sia fatta la Tua Volontà», sono Parole Forti: “Signore io mi abbandono completamente A te, certo che ogni cosa che mi accade fa parte di un Tuo disegno e che quindi e giusta”.  Insomma… ci sono eventi difficili  nella vita di tutti, a volte drammatici, incomprensibili umanamente, in quei momenti il primo con cui ce la prendiamo e proprio Dio.

La seconda preghiera è il Credo. Crediamo veramente in tutto quello che diciamo senza dubitare mai? Per esempio: «Credo la Chiesa una Santa Cattolica e Apostolica», lo recitiamo ogni domenica e poi magari siamo i primi a criticare aspramente l’operato o alcune scelte della Chiesa.

 

«Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Per arrivare anche noi a dare questa risposta abbiamo bisogno di due cose: la fede, dono gratuito da parte di Dio, e appunto, l’essere parte della Chiesa: comunità dei credenti in Cristo, guidata dal “Successore di Pietro” che si sostiene nei momenti di difficoltà, e che testimonia con gioia la fede nel Dio di Gesù Cristo, comportandosi proprio come gli Apostoli:  «Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere» (Atti 2,42)

 

Una splendida canzone di Mauro Gioia, “Mani” (che vi consiglio di ascoltare), paragona la Chiesa ad un insieme di “mani che si stringono forte in un cerchio di sguardi che si incrociano, come un abbraccio stretto, per sentire che la Chiesa vive, che vive dentro noi insieme a noi. E sono mani che si tendono in alto, che si aprono grandi per raccogliere, quella forza immensa, che il Signore mette in fondo al cuore e annunciare a tutti che Dio ci ama”.

 
http://vangelodelladomenica.myblog.it/media/02/00/1258361894.mp3
 

Chiediamo al Signore di darci la grazia di essere sempre parte di quell’intreccio di mani che si stringono e si tendono in alto e di essere testimoni gioiosi  e instancabili del Suo Amore!

 

Ricordo domenica alle ore 12.00, la possibilità di seguire in diretta la preghiera dell’Angelus.

 

Arrivederci a Sabato prossimo con le letture e il commento di Domenica!

 

 BUONA SETTIMANA A TUTTI!!!

 

 

XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

DOMENICA 17 AGOSTO 2008

XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

 

 LITURGIA DELLA PAROLA

 

Antifona d’ingresso
O Dio, nostra difesa,
contempla il volto del tuo Cristo.
Per me un giorno nel tuo tempio,
è più che mille altrove. 

Colletta
O Dio, che hai preparato beni invisibili
per coloro che ti amano,
infondi in noi la dolcezza del tuo amore,
perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa,
otteniamo i beni da te promessi,
che superano ogni desiderio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:
O Padre, che nell’accondiscendenza del tuo Figlio
mite e umile di cuore
hai compiuto il disegno universale di salvezza,
rivestici dei suoi sentimenti,
perché rendiamo continua testimonianza
con le parole e con le opere
al tuo amore eterno e fedele.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA

Is 56,1.6-7

Dal libro del profeta Isaia

Così dice il Signore:
«Osservate il diritto e praticate la giustizia,
perché la mia salvezza sta per venire,
la mia giustizia sta per rivelarsi.
Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo
e per amare il nome del Signore,
e per essere suoi servi,
quanti si guardano dal profanare il sabato
e restano fermi nella mia alleanza,
li condurrò sul mio monte santo
e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.
I loro olocausti e i loro sacrifici
saranno graditi sul mio altare,
perché la mia casa si chiamerà
casa di preghiera per tutti i popoli».

Parola di Dio

 

 Salmo responsoriale

Sal 66

Popoli tutti, lodate il Signore.

 Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

 

SECONDA LETTURA

Rm 11,13-15.29-32

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

  Fratelli, a voi, genti, ecco che cosa dico: come apostolo delle genti, io faccio onore al mio ministero, nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti?
Infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!
Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia.
Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!

 

Parola di Dio

 

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di infermità nel popolo.
Alleluia.

 

 

VANGELO

Mt 15,21-28

 

Dal Vangelo secondo Matteo

 

  In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

Parola del Signore

 

 

  BREVE RIFLESSIONE PERSONALE:

 

Devo ammettere che ho sempre avuto difficoltà a comprendere in pieno in significato di questo Vangelo, si rischia sempre di cadere nel solito discorso in cui si dice che Gesù, non è venuto soltanto per il popolo di Israele ma per tutti gli uomini.

 

Ora però, rileggendo più volte il brano, mi hanno colpito due aspetti: il comportamento della donna, da un lato e la reazione dei discepoli dall’altro.

La donna: Vede passare Gesù e subito si mette a gridare, è in mezzo alla strada e urla, senza alcun timore di quello che la gente possa pensare di lei. La Cananea ha bisogno che la figlia sia guarita, sa che Gesù la può aiutare, ne ha la certezza e continua ad insistere anche se all’inizio viene ignorata.  

I discepoli: come capita spesso nei Vangeli, dimostrano di non capire molto la missione del loro Maestro. Chiedono a Gesù di esaudire la richiesta della donna, non perché si rendono conto dell’effettivo bisogno, ma per il disturbo causato dalle urla e dalla sua esasperante insistenza.

A me capita spesso di vivere momenti di incertezza. La mia insicurezza porta a farmi condizionare dall’opinione e dal giudizio della gente, proprio come i discepoli.

La Cananea deve essere un esempio per tutti: era certa che Gesù l’avrebbe ascoltata e che il Signore avrebbe esaudito la sua richiesta. Proprio questo aspetto ha spinto Gesù a esaltare la fede della donna e a fare in modo che la guarigione avvenisse.  

Anche noi nella fede, ma anche nella vita quotidiana, dobbiamo potare avanti le nostre convinzioni, senza paura di alzare la voce quando serve! 

 

Ricordo domani alle ore 12.00, la possibilità di seguire in diretta la preghiera dell’Angelus(sempre se funziona…).

 

Arrivederci a Venerdì pomeriggio con le letture e il commento di Domenica!
 
 BUONA SETTIMANA A TUTTI!!!