ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

Avete ragione, non è domenica, ma per sperimentare e inaugurare questo blog  ci voleva un giorno particolare…

 

 VENERDI 15 AGOSTO 2008

ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA 

 

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La definizione del dogma è avvenuta nel 1950 per opera di Pio XII. Ignoriamo se, come e quando avvenne la morte di Maria, festeggiata assai presto come «dormitio». E’ una solennità che, corrispondendo al natalis (morte) degli altri santi, è considerata la festa principale della Vergine. Il 15 agosto ricorda con probabilità la dedicazione di una grande chiesa a Maria in Gerusalemme.
La Chiesa celebra oggi in Maria il compimento dei Mistero pasquale. Essendo Maria la «piena di grazia», senza nessuna ombra di peccato, il Padre l’ha voluta associare alla risurrezione di Gesù.


 LITURGIA DELLA PAROLA

 

Antifona d’ingresso
Un segno grandioso apparve nel cielo:
una donna ammantata di sole,
con la luna sotto i suoi piedi
e sul capo una corona di dodici stelle. (Ap 12,1)

Oppure:
Rallegriamoci tutti nel Signore,
in questa solennità della Vergine Maria;
della sua Assunzione gioiscono gli angeli
e lodano il Figlio di Dio

 

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che hai innalzato alla gloria del cielo in corpo e anima
l’immacolata Vergine Maria, madre di Cristo tuo Figlio,
fa’ che viviamo in questo mondo
costantemente rivolti ai beni eterni,
per condividere la sua stessa gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

 

PRIMA LETTURA

Ap 11,19; 12,1-6.10

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiutala salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo».

Parola di Dio

 

 Salmo responsoriale

Sal 44

Risplende la regina, Signore, alla tua destra.

 Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.

Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.

 

SECONDA LETTURA

1Cor 15,20-26

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

  Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.

Parola di Dio

 

Canto al Vangelo

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Alleluia, alleluia.
Maria è assunta in cielo;
esultano le schiere degli angeli.
Alleluia.

 

 

VANGELO

 Lc 1,39-56

 

Dal Vangelo secondo Luca

  In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Parola del Signore

 

 

 BREVE RIFLESSIONE PERSONALE:

 

Inizio subito col dire che non sono un prete, non è mia intenzione fare prediche o grandi discorsi teologici anche perchè non so fino a che punto ne sarai capace. 

Vorrei soltanto  condividere con chi legge, alcune riflessioni che le letture o le festività mi trasmettono.

La spiegazione del dogma dell’Assunzione la lascio fare a persone più competenti di me.

Vorrei solo fare un paio di considerazioni su Maria. 

Mi ha sempre colpito il fatto che, tutta la vicenda della nostra fede, ha il suo inizio grazie a una semplice parola di una ragazza giovanissima che ha accettato con il suo Eccomi di diventare Madre di Dio.

Una donna a tutti gli effetti, senza nulla di eccezionale ha fatto in modo che si compisse tutta la storia della salvezza. 

C’è una canzone che dice: “Vogliamo vivere come Maria, l’irraggiungibile… ” Personalmente quella parola irraggiungibile non mi è mai piaciuta, anzi credo che la Madonna deve essere il punto di riferimento di ognuno di noi: Dio ama talmente l’uomo che ha voluto Maria come mamma! Ritengo che questa sia una cosa bellissima!!

 

Ascoltate che bello il canto del Magnificat di frate Cesare!

         
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Arrivederci a Sabato pomeriggio con le letture e il commento di Domenica!!!